Trasimeno

“Un Armadio per Due”, a Tuoro spettacolo di danza nato a distanza

Due amici fraterni, la stessa passione per la danza e in mezzo non tanto i 450 km che separano Perugia e Milano ma addirittura una pandemia. Chiara Ciarfuglia e Mattia Cuda, ballerini professionisti con un curriculum nazionale e internazionale di altissimo livello, ce l’hanno fatta però a sconfiggere il Covid-19 e realizzare il proprio sogno. Quello di chiudere il virus in “Un Armadio per Due” e arrivare a mettere in scena uno spettacolo dal titolo inequivocabile, interamente ideato e montato a distanza sull’asse Umbria – Lombardia.

L’accogliente Teatro Comunale dell’Accademia di Tuoro sul Trasimeno è lo scenario ideale dove sarà rappresentato. Domenica 7 novembre, alle ore 21, tra la curiosità del pubblico, due persone, due vite, due personalità forti e tanti ricordi di momenti passati insieme sia pure essenzialmente tramite altrettanti monitor si offrono agli appassionati di danza e non solo per far riflettere su come amicizia e arte possono fondersi in un qualcosa di magico, capace di cementarsi per sempre.

Lo spettacolo “Un Armadio per Due” ha la particolarità di vedere i due protagonisti sul palco senza interruzioni per tutta la durata di un lavoro che ha richiesto “mesi di prove e affiatamento senza che potessero esserci contatti fisici o confronti in sala”, precisano i due giovani artisti.

Chiara Ciarfuglia, perugina, diplomata presso la “Scuola del Balletto di Roma” e già membro del “Ballet National de Catalunya” partecipando anche alle produzioni della compagnia sotto la direzione artistica di Elias Garcia, ad oggi è coreografa, ballerina freelance e membro del Consiglio Internazionale della Danza (CID – Unesco) nonché ideatrice e detentrice del marchio del nuovo stile di danza “Martial Dance”.

Il milanese Mattia Cuda, invece, si è formato presso l’“Ecole Atelier Rudra Béjart” di Losanna, in Svizzera, lavora in qualità di solista negli Stati Uniti presso il “Ballet Palm Beach” ed è coreografo e insegnante freelance per importanti centri formativi nel panorama nazionale ed internazionale della danza.

Abbiamo pensato di aprire al pubblico – spiegano ancora i due ballerini – il nostro armadio per condividere un’amicizia ormai decennale e soprattutto i momenti più duri affrontati durante la pandemia che invece… vorremmo chiudere lì dentro a mandata doppia. Siamo riusciti ad annullare la distanza e a trasformare giorni durissimi (Chiara ha avuto il Covid 19, Mattia era chiuso in casa nel momento peggiore per la Lombardia, n.d.r.) in qualcosa di artisticamente produttivo, inventandoci una specie di altra faccia del lockdown. E siamo sicuri che a Tuoro sarà una serata speciale. A questo proposito intendiamo ringraziare il Comune e la Pro Loco della cittadina lacustre per la disponibilià ad ospitarci al Teatro dell’Accademia”.