C’è il volto sorridente di Luisa Zappitelli che accarezza il tricolore nei manifesti funebri apparsi oggi (19 giugno) a Città di Castello, per annunciare a tutti tifernati che, lunedì 20 giugno, si terrà una santa messa alla parrocchia di San Pio X per ricordare la “nonna dei record” ad un anno dalla sua scomparsa (alle soglie dei 110 anni).
Icona nazionale dei diritti delle donne (ha sempre votato per oltre 74 anni consecutivi), citata anche in un discorso ufficiale del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Luisa Zappitelli appare in due foto emblematiche che la ritraggono in momenti simbolo della sua vita, mentre accudisce un nido del suo allevamento di canarini da record e mentre esprime, appunto, il suo amore viscerale per la patria.
I figli Dario e Anna Ercolani, sempre accanto a lei anche negli ultimi anni di vita, con amore e profonda riconoscenza, hanno voluto pubblicare queste immagini sul manifesto con poche ma eloquenti parole di annuncio della cerimonia in chiesa, come detto domani (20 giugno) alle ore 18. “La foto con il tricolore fra le mani che lei bacia con amore e reverenza sincera – ha detto la figlia Anna Ercolani – è l’immagine della sua lunga vita, delle sue conquiste sociali, passioni e messaggi che ci ha lasciato. La mamma è stata tutto questo e di più e lo sarà, spero anche in futuro, per le giovani generazioni, lei che è stata anche testimonial di sicurezza stradale in sella alla sua adorata Vespa. E poi l’amore innato e profondo verso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per Lei da sempre punto di riferimento da seguire fino agli ultimi istanti di vita”.
“Una donna straordinaria, simpatica, sempre sorridente – ha precisato il sindaco Luca Secondi – che ha attraversato la storia, con semplicità e determinazione riuscendo a trasmettere valori e ideali veri a tutti e ai giovani in particolare“. Seconda di sei fratelli, poi rimasta vedova in giovane età, Luisa Zappitelli (era nata l’8 novembre 1911 a Villa Seminario di Città di Castello) aveva più volte ribadito da fervente cattolica che la sua “ricetta segreta” contro le malattie era “pregare il Signore e rispettare le regole”.