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Un anno di Regione Umbria | Il bilancio dei lavori, gli obiettivi per il 2016

La nuova giunta dell’Umbria al suo primo step di verifica. Sei mesi dopo le elezioni, in continuità con la precedente linea politica, proseguono i lavori nella piccola regione italiana, si annunciano progetti, si chiudono bilanci.

Tornata di tanti ‘più’ dunque, snocciolati durante la tradizionale conferenza stampa di fine anno di Palazzo Donini a Perugia dalla Presidente Catiuscia Marini e dai suoi cinque ‘prodi’ assessori dalle mille deleghe Fabio Paparelli, Fernanda Cecchini, Luca Barberini, Giuseppe Chianella e Antonio Bartolini.

“L’anno che si chiude mostra finalmente segni evidenti di ripresa dell’economia nella nostra regione. Ora siamo chiamati ad un impegno forte affinché questa crescita si rafforzi, soprattutto in direzione di nuovo lavoro e per il calo della disoccupazione”. Così la Presidente di fronte ai tanti giornalisti. E a scorrere le 100 pagine del Rapporto in effetti di punti a favore sembrano essercene diversi. A partire dall’economia regionale che registra aumenti di fatturato in almeno il 50% delle imprese e nella stessa percentuale addirittura utili. Incrementi anche per le vendite al dettaglio (+2,6%). Bene il manifatturiero (+3,5%) e i servizi (+9,8%), mentre continua la contrazione del settore edilizio. Le tasse regionali non diminuiscono, ma neanche crescono. Il che è già un traguardo.

Non tutti potranno però gioire in prima persona dei buoni dati, stanti le vertenze ancora aperte e le situazioni di crisi in atto, richiamate in una lettera aperta inviata dai sindacati confederati Cgil Cisl e Uil alla Governatrice solo dello scorso 17 dicembre – “Il quadro che emerge dal nostro quotidiano impegno nei luoghi di lavoro e sul territorio è straordinariamente complicato, al contrario di quanto, secondo noi impropriamente, viene rappresentato ed è conseguenza di un lunghissimo periodo di crisi che non è assolutamente alle spalle, come dimostrano anche gli ultimi dati sull’occupazione”, ma vuoi il Jobs Act del buon Matteo, vuoi gli indirizzi politici locali e nazionali, vuoi la volontà (questa sì, veramente buona) dei lavoratori, l’economia comincia a dar segnali di ripresa anche nella verde Umbria.

Poco convinta del resoconto, come par ovvio, l’opposizione del Governo regionale che commenta la “didascalica” conferenza stampa con un:“in sei mesi la Giunta Regionale ha fatto solo l’ordinario”. Parola della .gif animata del consigliere Claudio Ricci, portavoce centro destra e liste civiche, che parla senza tregua dal suo profilo Facebook. Le critiche sono comunque dettagliate e puntano dritto ai temi caldi del primo semestre di Giunta: rifiuti, partecipate e sanità.
Temi sui quali la Presidente e i suoi ‘prodi’ hanno parole dure e chiare, le partecipate rifiuti saranno raccolte in una sola agenzia di Ambito Unico alla quale si ricomincerà a lavorare a Gennaio. Lo stesso mese in cui dovrebbero uscire i tanto attesi nomi dei nuovi direttori sanitari (gli attuali, in scadenza al 31 dicembre, ostentavano tranquillità in conferenza stampa, seduti in riga dietro all’assessore Barberini), i timoni di quella sanità umbra che continua a registrare buone pratiche e mantiene salda la posizione tra le migliori in Italia, confermandosi per il terzo anno consecutivo regione benchmark nella definizione dei costi e dei fabbisogni del settore.
Parole taglienti dalla Marini anche per l’altra parte dell’emiciclo consiliare “Non inseguiremo quella parte dell’opposizione che non affronta i temi centrali dell’Umbria – scandisce la Presidente – non seguirò il dibattito sterile marcatamente politico specie se basato su notizie palesemente false. La barra centrale è ferma sui temi dell’Umbria”.