Ci sarà da aspettare per l’udienza del Tribunale civile di Perugia a proposito del ricorso presentato sulla nuova legge elettorale regionale, ribattezzata Umbricellum. L’udienza era stata fissata in prima battuta per il 4 giugno, a pochi giorni, dunque, dalla tornata elettorale del 31 maggio. I partiti che hanno presentato il ricorso, tra cui M5S, Scelta Civica, Udc, Rifondazione Comunista, Gruppo Misto, speravano invece in un’anticipazione dell’udienza, o, al massimo con la pronunciazione per il 4 giugno, di impugnare il ricorso di fronte al Tar. Il rinvio è dovuto ai lavori che vedranno impegnato lo stesso tribunale nella convalida dei voti e nel post tornata elettorale.
Pd Umbria, legge elettorale / Niente listino, quote rosa e collegio unico
Come ave agià annunciato Paolo Brutti dell’Idv, in occasione della conferenza stampa di presentazione della lista “L’Umbria per un’altra Europa”, schieratasi contro l’uscente presidente Marini, lo scenario che si apre ad oggi è la possibilità di interpellare lo stesso Tar, puntando a dichiarare illeggittimi i candidati eletti in favore dei primi esclusi. Alla base di questa possibilità, il contestato premio di maggioranza.
La prima delle reazioni allo slittamento dell’udienza arriva dall’onorevole Adriana Galgano, di Scelta Civica: “abbiamo saputo del rinvio al 4 novembre – si legge in una nota – dell’udienza fissata per il 4 giugno per il ricorso che abbiamo presentato per far dichiarare illegittimo l’Umbricellum, la nuova legge elettorale approvata dal consiglio regionale. Siccome in casi come questo la tempestività della decisione è importante quanto la decisione stessa, chiediamo al tribunale di Perugia di anticipare quanto più possibile i tempi dell’udienza. Ancora una volta i tempi lunghi della giustizia italiana – evidenziano la parlamentare e gli esponenti del movimento – contrastano con la sostanziale necessità di tutelare i diritti degli elettori che, il 31 maggio, esprimeranno un voto che, proprio a causa dell’Umbricellum, rischia di non essere fedelmente rappresentato nel prossimo consiglio regionale. Da qui l’urgenza di discutere il ricorso in tempi brevi – chiudono Galgano e SC Umbria – per riaffermare quei principi di sovranità popolare e uguaglianza del voto espressi dalla Costituzione”.
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