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Umbricellum, tutto rinviato | Prossima udienza a febbraio

Si torna in aula il prossimo 18 febbraio, con il ricorso presentato a proposito dell’Umbricellum, la legge elettorale in vigore per l’elezione del Consiglio Regionale dell’Umbria, definita come “la legge più incostituzionale d’Italia” durante la conferenza stampa di ieri dall’onorevole di Scelta Civica, Adriana Galagano.Il Trbunale di Perugia ha infatti accolto la richiesta di rinvio avanzata da parte del Comitato

Il Comitato, composto dal professor Mauro Volpi, Michele Guaitini di Radicaliperugia, gli onorevoli Adriana Galgano di Scelta Civica, Tiziana Ciprini e Filippo Gallinella del M5S, Luigino Ciotti di Sinistra anticapitalista e gli avvocati Besostri e Pennino, avrà così più tempo per studiare la memoria difensiva depositata dalla Regione a maggio scorso, ma resa disponibile dal sistema telematico solo tre giorni fa. Il Comitato ha dunque avuto poco tempo per riuscire a studiare al meglio le carte e a definire la mossa successiva.

Il giudice del tribunale di Perugia ci ha concesso il rinvio dell’udienza al 18 febbraio da noi richiesto per spiegare al meglio le complesse argomentazioni a favore del ricorso e, quindi, ribattere alle altrettanto dettagliate memorie difensive. Avremo, quindi, tempo fino al 18 dicembre per controdedurre e la Regione potrà replicare entro il 18 gennaio”. Così il coordinatore regionale di Scelta Civica, Michele Ricciardi che, in veste di legale, insieme agli avvocati Besostri e Pennino, ha presieduto alla prima udienza del ricorso presentato dal Comitato per la democrazia in Umbria contro la legge elettorale regionale.

Abbiamo buoni argomenti per controbattere alla difesa della Regione – ha aggiunto – e, tra l’altro, abbiamo accertato che non è stato chiesto il parere del Centro pari opportunità sul testo definitivo ma bensì sull’ipotesi generale di riforma della legge quindi su un progetto generico e non sull’Umbricellum. Parere che, ricordo, è obbligatorio per legge”. “Siamo convinti che la nostra sia una battaglia per la democrazia per archiviare una legge che è palesemente incostituzionale – ha concluso Ricciardi – perché non garantisce il diritto di voto, falsa la composizione del Consiglio favorendo la sovrarappresentazione di alcune forze politiche a danno di altre e, quindi, non offre certezze sull’esito del voto e, soprattutto, non tiene conto della volontà espressa dagli elettori nell’urna”.

Intanto domani occhi aperti e orecchie tese al Consiglio di Stato, che si pronuncerà sul caso Biancarelli e Casciari. Il rpimo ha infatti chiesto la sospensiva dopo il pronunciamento del Tar, che aveva accettato il ricorso dell’ex presidente della Regione Umbria, Carla Casciari, assegnandole il seggio al posto del consigliere Biancarelli in assemblea legislativa. Domani ci sarà udienza, ed è probabile che il Consiglio di Stato arrivi a decisione già domani.

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