#UmbriaVerso, un successo per il Pd e per il segretario Leonelli. Boom di partecipanti e posti in piedi ai tavoli, insomma una festa e come tutte le feste che si rispettino non è mancato l’ospite d’onore ed una bella torta finale, a tema ovviamente. Il tavolo sul palco diventa un pullman per “dare il senso della comunità – ha spiegato il segretario regionale Giacomo Leonelli – perché vogliamo metterci a disposizione della comunità regionale e permettere a chiunque voglia portare un contributo di salire sul pullman del Pd che si accinge a partire per un nuovo viaggio verso il 2020”.
Stefano Bonaccini. Il presidente della giunta regionale dell’Emilia-Romagna: “L’Umbria è una regione che ha una grande opportunità di riscatto dopo una crisi devastante, una regione che ha alla guida una brava persona capace di assicurare un futuro di crescita e sviluppo al territorio; non regaliamola a una centrodestra che scende in piazza coi fascisti”. “Dobbiamo rimanere agganciati all’Europa e cambiare verso all’Europa, perché i Paesi abbiano a disposizione gli investimenti necessari per uscire dalla recessione”. E poi al Pd: “Spesso i peggiori nemici di noi stessi siamo noi. Adesso dobbiamo stare tutti insieme”, pensando a un centrosinistra “rinnovato”, perché “non possiamo pensare di fare da soli, ma allo stesso tempo dobbiamo costruire le condizioni per poter mantenere le promesse che si fanno e per poter garantire all’Umbria il posto che merita in Italia e nel mondo”.
Debora Serracchiani. A chiudere la mattinata l’intervento della vice segretaria nazionale Pd Debora Serracchiani. “Stiamo affrontando un periodo di grandi cambiamenti – ha sottolineato dal palco Serracchiani – in cui si chiede agli amministratori di avere coraggio e di prendere decisioni che a volte si scontrano anche con il consenso elettorale. Ma il cambiamento è prima di tutto una sfida culturale. Dobbiamo, allora accettare la sfida e distinguerci dalla politica delle non scelte. Per troppo tempo siamo stati un pezzo contro l’altro e per troppo tempo si è evitato di affrontare le questioni. Per troppo tempo abbiamo aspettato che passasse la nottata Per questo ogni cosa che facciamo è una riforma. Dobbiamo partire dal basso e compiere scelte che uniscano, che sostengano sistemi e filiere, perché l’unico modo per rendersi visibili, l’unico brand che funziona è il brand l’Italia”.
Giacomo Leonelli. “Con #UmbriaVerso inizia il viaggio del Pd verso le regionali e inizia dalle idee, non dalle persone o dalla formazione di coalizioni di potere. Il Pd è diverso – ha detto Leonelli – Alle Europee abbiamo preso il 50% dei voti e questo significa che dobbiamo caricarci sulle spalle il destino della Regione. Per questo abbiamo messo su strada un pullman, su cui chiunque voglia dare un contributo può salire e fare un pezzo di strada insieme; e c’è un podio, da cui i nostri ospiti possono indicarci la direzione. Nel passato abbiamo peccato di autosufficienza, ma oggi abbiamo chiesto agli umbri di aiutarci a migliorare. E se fino a questo momento abbiamo guidato lungo un percorso accidentato, gli indicatori ci dicono che si stanno aprendo prospettive nuove e noi dobbiamo essere pronti”. “C’è bisogno di una rivoluzione della meritocrazia”, perché “c’è una generazione che alla politica chiede di partire dallo stesso livello degli altri”. E allora: “dobbiamo valorizzare la conoscenza, più che le conoscenze”, continuare sulla strada della selettività per gli investimenti seguendo principi di qualità e innovazione, “rivedere i criteri di assegnazione dei premi di produttività nella pubblica amministrazione, perché non è più tollerabile che chi lavora nel privato sia trattato diversamente da chi lavora nel pubblico e su questo ci giochiamo la faccia.
Ha concluso i lavori della giornata la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. “Il Pd ha una sfida alta che è guidare l’autobus del nostro Paese, indicando la rotta attraverso crescita, occupazione, riforme coraggiose. Il Pd rappresenta quello che siamo stati e quello che l’Umbria vuole provare ad essere e cioè una regione aperta, perché non abbiamo paura del cambiamento, una regione che dialoga con l’Europa e dell’Europa coglie le opportunità positive”. “Abbiamo bisogno anche di una comunità e di un popolo. Quello di oggi è un popolo piccolo ma significativo e motivato e serve questo per indicare la rotta, definire un progetto di governo e costruire una squadra all’altezza. Siamo quelli che hanno fiducia nella regione e nella gente che in questa regione vive, produce, è alla ricerca di un’opportunità”. “Dobbiamo, allora, trasmettere passione, restituendo fiducia ai cittadini nell’azione di governo delle istituzioni. Avere responsabilità perché quello che dobbiamo fare sono cose difficili e complesse, perché la crisi ha colpito senso di appartenenza, reddito, prospettive per sé, per i figli e per la famiglia. Responsabilità anche di non pensare che esistono ricette facili: dobbiamo costruire risposte complesse a una situazione difficile e complessa. Dobbiamo, infine, guardare oltre, spostare lo sguardo e pensare all’Umbria del 2020, non in senso dirigista ma evocando la partecipazione. Siamo una grande comunità di persone che vuole avere questa vocazione al servizio dell’Umbria”.