Gli studenti dell’Umbria sono pronti a tornare a scuola dopo un anno difficile, fatto di attività didattiche temporaneamente sospese per colpa delle continue scosse, di lezioni in strutture provvisorie ed anche in tenda per quanto riguarda la Valnerina. Si torna quindi alla normalità, anche se alcune situazioni devono essere risolte. Come gli interventi su 5 plessi tra Perugia, Foligno, Spoleto e Giano dell’Umbria, edifici inagibili che in parte sono stati demoliti. Le nuove scuole, però, sono al palo e gli studenti mercoledì torneranno in classe nelle strutture che li hanno ospitati durante il passato anno scolastico. Vasco Errani, durante la conferenza stampa ad un anno dalle prime scosse in Centro Italia, ha parlato di consegna per dicembre per le scuole più piccole, per febbraio per quelle più grandi. Ma i dubbi che tale nuova scadenza potrà essere rispettata ci sono, in primis per Spoleto dove deve essere realizzato ex novo un polo scolastico nell’area di San Carlo
Se nelle città meno colpite dal sisma del 2016 ci sono questioni irrisolte, in quelle gravemente danneggiate – in primis Norcia e Cascia (mentre a Preci c’era già una struttura provvisoria) – si inizierà un anno scolastico normale, grazie all’impegno della Fondazione Francesca Rava e di molti altri sponsor, che hanno permesso la realizzazione di plessi sicuri e moderni che ospiteranno i ragazzi fino alla ricostruzione delle scuole danneggiate dal terremoto.
È la dirigente scolastica della Valnerina, Rosella Tonti, a ripercorrere quanto affrontato negli ultimi 12 mesi ed i risultati ottenuti, con una lettera aperta in vista dell’inizio del nuovo anno:
“Mercoledì 13 Settembre alle 8.20, la campanella suonerà per gli alunni dell’I.O. De Gasperi-Battaglia e per l’I.O. Fidati di Cascia e darà l’avvio al nuovo anno scolastico 2017/18 in strutture sicure, antisismiche nuove e accoglienti. Gli alunni del primo e del secondo ciclo dell’istruzione avranno spazi e risorse strutturali, umane e logistiche per iniziare un nuovo progetto di scuola e di vita all’insegna della qualità e dell’innovazione.
A ripensarci oggi, la vecchia campanella non ha fatto mancare la sua voce, vetusta e squillante, nemmeno durante i mesi di maggiore criticità dopo l’evento del 24 Agosto. In quelle mattinate, tra le tende, successivamente nei locali del Battaglia, dopo il 30 Ottobre a Roccaporena e nei moduli prefabbricati, da Marzo in poi nelle strutture permanenti e semipermanenti, quel suono antico è sempre stato il segno della voglia di ridare corpo alla NORMALITA’, sinceramente e ardentemente. La tenacia e l’indole resiliente della gente di Norcia, di Cascia e di coloro che ne hanno saputo cogliere il valore, sono stati gli ingredienti per arrivare all’avvio del nuovo anno scolastico, ma soprattutto per aver terminato quello passato con ottimi risultati scolastici, umani e relazionali.
In qualità di Dirigente sono orgogliosa della “mie Scuole”, del Personale Docente, Amministrativo e Tecnico per l’abnegazione e la dedizione dimostrati per garantire la qualità dell’insegnamento anche in condizioni critiche. Sono grata e riconoscente per il prezioso e vitale contributo di tutte le Associazioni, della Fondazione Rava, e di quanti hanno mostrato reale e concreta prossimità e vicinanza. Ringrazio tutte le istituzioni, il Comune, la Provincia, la Regione, l’Ufficio Scolastico Regionale, tutte le forze logistiche locali e nazionali, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Esercito, Carabinieri, Guardia Forestale, Agenzia Forestale.
La Scuola ha come vision la formazione della persona e ne garantisce il successo formativo con ogni mezzo didattico, logistico, strutturale, con i tempi che organizza e i progetti educativi che propone. In qualità di preposta e intenzionale agenzia educativa, sa di non essere sola; anzi intercetta tutti i possibili partner territoriali che possano contribuire alla formazione di uomini e donne consapevoli e autonomi. L’azione sinergica di tutte le forze messe in campo, nel rispetto delle proprie peculiarità e autonomie organizzative e di settore, ha permesso di condividere finalità, obiettivi, risorse, mezzi e strumenti.
L’analisi dei risultati a distanza che come Scuola siamo chiamati a verificare, ci fa essere ottimisti rispetto ai percorsi futuri di buona parte dei nostri alunni. Pertanto, vivere e operare in una Scuola di Aree Interne non preclude il raggiungimento del successo formativo, anzi… Auguro agli alunni e alle loro famiglie, al personale Docente e ATA, a me stessa, di continuare a cogliere le opportunità offerte dalle criticità, occasioni per riposizionare il proprio punto di vista, per rinnovare e riordinare le priorità, per riconoscere il valore dell’essenzialità.
Buon inizio a tutti noi”.