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Umbria, Regione slow anche in Consiglio | Ci si vede una volta al mese, proposte in attesa da due anni

Rinvii, assenze di numero legale, ritardi nelle convocazioni, impegni istituzionali di vario genere. E’ così che l’agenda del Consiglio in Regione Umbria si dilata e al vaglio dell’organo di Palazzo Cesaroni restano in ‘frigo’ decine di disegni, proposte di legge, di regolamenti e di atti amministrativi. Bloccati, per via del tempo che passa e dei consigli regionali che non vengono convocati, tanto da attendere di venir tecnicamente iscritti all’ordine del giorno dei lavori dell’Assemblea Legislativa per essere discussi in aula, come da iter legislativo.

Le apparizioni più recenti – L’ultima seduta a Palazzo Cesaroni è stata quella del 6 giugno, quando fu approvata la modifica alla legge sulla ludopatia, quando fu annunciata la mozione contro la Moschea di Umbertide e quando non si discusse l’ordine del giorno sull’Alta Velocità proprio per assenza di numero legale. La penultima, invece, è del 29 maggio, dopo un silenzio in aula da più di un mese, che aveva portato i consiglieri a riunirsi il 26 aprile. Il prossimo Consiglio, invece, dovrebbe svolgersi il prossimo 27 giugno.

2 novembre 2016 – Consultando gli atti della Regione, si scopre quindi, per citarne alcuni, che è dal 2 novembre dello scorso anno che risulta iscritto all’ordine del  giorno l’atto proposto dai consiglieri Emanuele Fiorini, Valerio Mancini (Lega Nord) e dal collega Marco Squarta (FdI) sull'”adozione di interventi da parte della Giunta Regionale presso il Governo Nazionale ai fini del rimborso delle spese sostenute dai cittadini della Valnerina per l’acquisto o il noleggio di camper o roulotte” dopo il terremoto dello scorso anno.

20 luglio 2016 – Ancora più indietro, se si va al 20 luglio del 2016, Claudio Ricci (Rp) e Fiorini avevano proposto la “tutela e valorizzazione della guardia medica in Umbria per il potenziamento della medicina nel territorio”, anche questo in attesa di essere discusso.

21 e 30 giugno 2016 – Restano ancora nel cassetto procedimenti per il “rischio esodati della scuola” (atto proposto ancora dalla Lega Nord il 30 giugno 2016) e la richiesta dell’incentivazione dell'”uso di sistemi di controllo in asili e case di cura“, presentato dal partito del Carroccio il 21 giugno 2016.

Giugno 2016 – Sempre di giugno scorso è un atto di Liberati e Carbonari (M5S) su “cascate di Pale, flusso inesistente per depredazione elettrica, intendimenti per valorizzazione della ricchezza naturalistica e della potenzialità turistica“.

30 settembre 2015 – Degli stessi consiglieri anche un atto sul concorso pubblico per l’assunzione di 71 persone di categoria D e sul “contrasto dei requisiti di ammissione con la normativa vigente”. Atto iscritto ai lavori in Commissione lo scorso 30 settembre 2015.

Ma non la questione ritardi e mancate discussioni non è appannaggio solo dell’opposizione: aspettano infatti di essere discussi anche le modiche alle norme per la “ricerca, coltivazione e utilizzo delle acque minerali e di sorgenti termali“, con Smacchi (PD) e Rometti (Sr) del 10 ottobre 2016; le modifiche al sistema integrato dei “servizi socio-educativi per la prima infanzia”, di Leonelli e Casciari (PD) del 18 novembre scorso.

Ed è così che alla fine arriva dalla Lega Nord, in particolare da parte del giovane consigliere regionale Emanuele Fiorini, la proposta per far sì che il consiglio regionale (sulla scorta di quanto accade ad esempio in Comune a Perugia) si riunisca una volta a settimana. “L’Assemblea legislativa dell’Umbria deve riunirsi almeno una volta a settimana”. La proposta è stata accolta dai rappresentanti dei gruppi politici di maggioranza e opposizione nel corso della Conferenza dei capigruppo. “Bisogna assicurare lo svolgimento di un Consiglio Regionale a settimana – ha spiegato Fiorini – in quanto ci sono ancora molti atti depositati da mesi e mai discussi. Oggi come non mai, l’Umbria ha bisogno di interventi improcrastinabili e i cittadini necessitano di risposte che solo attraverso un’attività istituzionale costante e concreta possiamo assicurare. Non possiamo riunirci solo due volte al mese e ogni volta concludere una seduta alle 16 lasciando sospesa la trattazione di mozioni il cui contenuto riguarda tematiche fondamentali per la crescita, lo sviluppo e la difesa del territorio. Per tale motivo è importante, inoltre, che le mozioni e gli atti approvati trovino applicazione immediata. Spero che ai prossimi impegni assembleari – ha concluso Fiorini – ci sia massima partecipazione sia del Consiglio, sia della Giunta, considerate le numerose e ripetute assenze degli assessori e della governatrice”.

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