Sara Minciaroni
Le droghe cambiano forma, nomi, mercati. Ma in Umbria si continua a morire, ancora e più che nel resto d'Italia, per eroina. E' questo il dato più rilevante emerso stamani a Perugia durante la presentazione del Piano di azione nazionale antidroga che si è tenuta alla facoltà di medicina e chirurgia. Al tavolo dei relatori Luciano Binaglia, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Perugia, Antonio Reppucci Prefetto di Perugia, Giovanni Serpelloni capo del Dipartimento Politiche Antidroga e Mauro Bacci direttore della sezione di medicina legale dell'Università di Perugia. In platea i massimi esponenti delle forze dell'ordine regionali.
Il record delle morti per overdose. Una maglia nera che l'Umbria vorrebbe strapparsi di dosso ma non ci riesce nemmeno nel 2013 (dati del 2012). Sono 21 (sui 390 casi totali in Italia) i decessi (per 100.000 residenti) a seguito di intossicazione acuta da droghe avvenuti nel cuore verde, l'Umbria registra un tasso di mortalità del 3,8 e quindi il più alto rispetto alle altre regioni italiane, con una media nazionale pari ad uno. Inoltre, confrontando il numero dei decessi tra maschi e femmine, il tasso più alto è quello dei primi (pari a 7,3 ogni 100.000 residenti), mentre erano 3.083 nel 2012 i tossicodipendenti in trattamento.
L'eroina cresce a Terni. In particolare, i consumi di eroina su Perugia rimangono stabili, mentre per la città di Terni lo studio evidenzia un forte incremento dei consumi rispetto al 2011. Per Terni, su base di 1.000 abitanti, nel 2011 sono state rilevate 3,3 dosi al giorno, mentre nel 2012 sono 6,2 le dosi giornaliere. Un dato quasi raddoppiato rispetto all'anno precedente che spalanca scenari da analizzare, non escludendo l'ipotesi che la base di spaccio possa aver deciso di cambiare rotta, visto il “caso mediatico” creatosi a Perugia.
Le tracce di droga nelle fogne. Per i consumi di cocaina, rilevati mediante lo studio Acqua Drugs (Stima del consumo di sostanze stupefacenti nelia popolazione mediante analisi delle acque reflue), nella città di Perugia viene registrato un decremento (5,2 dosi al giorno nel 2011 contro 3,2 dosi nel 2012), mentre a Terni si osserva un leggero incremento (2,6 dosi contro 3,2).
A Perugia si fuma di più. Relativamente alla cannabis nelle 17 città italiane analizzate si osservano consumi inferiori alla media e un generale decremento nel 2012 rispetto al 2011, con Perugia che registra un più marcato consumo della sostanza (24 dosi al giorno contro le 16,7 del 2011).
I dati sono allarmanti. In Umbria 40.750 persone fanno uso (anche occasionale) di cannabis, oltre 21 mila di cocaina e 23 mila di eroina. Poco meno di 50 mila persone fanno uso di sostanze generiche il che equivale a circa l'8,5% della popolazione compresa tra i 15 ed i 64 anni. I ragazzi umbri tra i 15 ed i 19 anni (nel campione rilevato tra 985 soggetti) che almeno una volta nella vita hanno fatto uso di sostanze nel 23,5% dei casi hanno fumato cannabis e più che altrove hanno assunto ketamina e sostanze inalanti come colle, popper e solventi. Per le altre droghe come la cocaina, ecstasy, funghi allucinogeni, lsd e crack i dati sono perfettamente in linea con la triste media nazionale.
Nuove droghe. Se le droghe cambiano è più difficile identificarle. “Alle tradizionali cannabis, cocaina ed eroina – come spiegato da Serpelloni – si sono aggiunte nuove sostanze di origine sintetica di cui si conosce molto poco sia sulle loro caratteristiche che circa i rischi per la salute di chi ne fa uso”. Queste nuove sostanze (smart drugs), non ancora in Italia ma nel resto del mondo stanno soppiantando le droghe tradizionali anche per la facilità del loro reperimento. Nel 2013 il Laboratorio di analisi sostanze stupefacenti dei Carabinieri di Perugia ha segnalato, tra l'altro, la presenza di metossietamina (derivato della ketamina) in materiale sequestrato ad un consumatore che l'aveva assunto per via endovenosa; il sequestro di circa 60 foglietti di carta assorbente, sui quali è stata riscontrata la presenza della molecola Doc (4-cloro-2,5 dimetossiamfetamina); la presenza delle molecole orfenadrina e quetiapina in reperti posti sotto sequestro. Per i casi clinici, infine, il Laboratorio di tossicologia forense, sezione di Medicina Legale dell'Universita' di Perugia, ha segnalato un caso di intossicazione acuta in seguito all'assunzione di metossietamina associata ad alcool etilico.
Si comprano su internet. “Siamo ormai a livelli in cui le sostanze o i principi attivi si possono tranquillamente ordinare su internet e pagare con carte di credito anonime e quindi di difficile tracciabilità”. Sono state 491 le pagine web individuate finora, con il 93 per cento di queste rimosse o chiuse.
Togliersi la maglia nera. L'incontro è stato aperto dal prefetto di Perugia, Antonio Reppucci, il quale ha sottolineato il fatto che “tutta la società civile deve dare il proprio contributo per aiutare in questa lotta le forze di polizia, con sinergie ancora più chiare anche per evitare che Perugia sia ancora ingiustamente definita mediaticamente come la capitale della droga”.
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