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“Umbria più uguale”, presentazione lista | Sinistra unitaria con Marini presidente

13 candidati provenienti da Sel, 5 da Sinistra per l’Umbria e 2 dalle liste civiche, per 12 donne, 8 maschi ed un’età media di 49 anni: è questa la composizione della lista presentata questa mattina in Sala Pagliacci, nella sede della Provincia di Perugia, per “Umbria più uguale”. Un altro tassello per le elezioni regionali del 31 maggio, dunque, si aggiunge. Una lista unitaria della sinistra, a sostegno della candidatura di Catiuscia Marini. Tanti i territori rappresentati, “un traguardo importante dopo l’avvio di un confronto serrato tra La Sinistra per l’Umbria, Sel e il coordinamento delle liste civiche“, nelle parole dell’assessore uscente, Stefano Vinti. Una lista che si è dichiarata lontana dal “razzismo” di Salvini, che anzi ripudia, ma anche alternativa ad idee come quelle riguardanti l’interdizione dallo spazio aereo per l’Umbria, contro le famose scie chimiche di cui parlano i pentastellati. Al centro del proprio programma, c’è invece l’occupazione, la scala mobile, un’Umbria dei più, a partire, ad esempio dalla riforma del sistema sanitario, “che va migliorata, partendo dalle liste di attesa“, è stato detto in conferenza stampa.

Le parole di Vinti – Sinistra Lavoro – ha dichiarato l’assessore regionale Stefano Vinti – è stata tra le prime organizzazioni a ribadire la necessità di una “costituente della sinistra umbra”. Con Umbria più Uguale non solo si è finalmente avviato un percorso aggregativo delle sinistre umbre ma la coalizione di centrosinistra potrà contare su una lista e un progetto che pone quali priorità del proprio stare insieme la difesa del lavoro, dell’ambiente e la difesa dell’autonomia della nostra regione. Anche l’Umbria sta pagando i costi di una crisi economica e sociale devastante, una crisi che il governo di Catiuscia Marini ha contrastato con determinazione, salvaguardando i caratteri fondanti del tradizionale buon governo delle sinistre umbre, e al tempo stesso, avviando un processo riformatore a livello istituzionale. Il 31 maggio il centrosinistra ha l’autorevolezza, l’esperienza e la progettualità per poter rispondere alle tante questioni che i lavoratori e i cittadini ci pongono. La lista Umbria più Uguale può giocare un ruolo fondamentale per vincere le destre e ancorare la coalizione a sinistra. Forse le divisioni che ancora, purtroppo, caratterizzano il panorama delle sinistre, determinate da un giudizio sull’Umbria, si sarebbero potute evitare con un maggior dialogo, ma ciò non toglie che l’esperienza di “Umbria più Uguale” sia comunque importante per segnare una inversione di tendenza rispetto alla frammentazione della sinistra e alla sua incapacità di incidere sui processi reali della società regionale. L’orizzonte, per Sinistra Lavoro, resta quello della “Coalizione Sociale” lanciata da Maurizio Landini e la lista unitaria della sinistra rappresenta un piccolo passo verso questa direzione. Cogliamo l’occasione per fare un sentito in bocca al lupo a tutte le candidate e ai candidati della lista oltre che a Catiuscia Marini, confermando massimo impegno per il successo di Umbria più Uguale e del centrosinistra umbro”.

Le voci – Andrea Caprini, de La sinistra per l’Umbria, ha sottolineato il grande risultato di aver costruito una lista unitaria della sinistra a sostegno della candidatura di Catiuscia Marini e di essere riusciti a centrare l’obiettivo di fare una lista “rosa”, nei limiti massimi consentiti dalla legge. Brunello Castellani, del coordinamento delle liste civiche e progressiste, ha affermato: “è una lista che valorizza le esperienze del territorio delle amministrative dell’anno scorso per stare in maniera autonoma e critica nel centrosinistra. Il “più” sarà la caratteristica del messaggio che vogliamo dare all’Umbria: “più” lavoro e sviluppo, “più” saperi e conoscenza, “più” politiche ambientali, “più” protagonismo dei territori”. Francesco Francescaglia, di Sinistra Ecologia Libertà, ha detto che “il modello umbro di sviluppo economico e sociale funziona, ma deve essere aggiornato, perché con la crisi sono aumentati i bisogni delle persone, non serve però un’altra Umbria. Noi ci proponiamo di difendere e migliorare questa esperienza; abbiamo appreso la lezione di Perugia e vogliamo dare il nostro contributo per battere le destre.”

Ecco tutti i nomi dei candidati – Antonini Marina (1957), di Spoleto, presidente associazione donne contro la violenza; Arcangeli Susanna (1966), di Cannara, architetto; Biancarelli Giuseppe (1960), di Gubbio, imprenditore; Brasacchio Vittor Francesco (1953), di Perugia, medico; Cardinali Sergio (1965), di Terni, sindacalista; Comi Alessandro (1989), di Assisi, studente universitario; Fabbrizzi Simona (1973), di Città della Pieve, impiegata forestale;
Fini Rita (1953), di Orvieto, dipendente pubblico; Giorgi Valentina (1980), di Umbertide, impiegata in uno studio notarile; Granocchia Giuliano (1962), imprenditore di Marsciano; Metastasio Giuseppe (1950), di Terni, dirigente scolastico; Mommi Michele (1987), di Perugia, europrogettista e attivista per i diritti umani; Pascolini Ester (1974), di Gualdo Tadino, responsabile associazione sviluppo e promozione territorio; Quaglia Stefania (1967), impiegata al Lago; Rastelli Terdelinda detta Dida (1960), insegnate di Torgiano; Ribeca Rita (1964), di Terni, funzionaria; Scarcella Laura (1976), della Valnerina, dirigente medico; Schippa Gian Luca (1956), di Bettona, informatore medico scientifico; Trotti Mimma (1964), vicesindaco di Sangemini e consulente del lavoro; Zanarini Giuliana (1961), di Foligno, educatrice dell’infanzia.