Le Segreterie Regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisal e Orsa, a seguito dei risultati del referendum su Umbria mobilità indetto da Ugl Trasporti, esprimono “stupore e perplessità rispetto alle dichiarazioni trionfalistiche” della singla sindacale organizzatrice. “Il referendum, le cui modalità di svolgimento lasciano molti dubbi – dichiarano le segreterie sindacali – sembrerebbe che abbia coinvolto circa 370 dipendenti sui 1300 complessivi, quindi meno del 30%”. Le Organizzazioni Sindacali firmatarie dell'intesa avevano convenuto, d'accordo con le lavoratrici e i lavoratori che in massa avevano partecipato alle assemblee tenutesi nei giorni scorsi, nell'ambito delle quali era stata illustrata l'intesa, di differire il referendum successivamente alla definizione dell'omogeneizzazione di tutto il personale. “Infatti – sottolineano Cgil, Cisl, Uil. Orsa e CIsal nel loro comunicato – le intese finora raggiunte riguardano solamente una parte del personale e, in particolare, il protocollo di intesa si limita a determinare la riapertura del confronto sindacale e a fissarne il perimetro, senza individuare soluzioni di merito che dovranno, necessariamente, essere oggetto di successivi accordi. Ed è per questo motivo che si è convenuto di differire il referendum”. L'uinione delle sigle sindacali ritiene che “la Ugl, che fino ad ora ha tenuto un comportamento irresponsabile, altalenante, a seconda delle convenienze, e poco rispettoso dell'intelligenza dei lavoratori, autoescludendosi dal tavolo, ha perso ogni credibilità. La strada per riconquistarla non è certamente questa, ma qualora intenda veramente dare seguito al risultato del referendum-truffa, dovrà avere la forza e il coraggio di intraprendere le azioni di lotta sindacale tanto minacciate ma mai attuate”. Le altre sigle invece dichiarano di proseguire il percorso già intrapreso “utile a conseguire la piena integrazione di tutto il personale dell'azienda, in modo che sia garantita equità di trattamento economico a parità di lavoro svolto, al fine anche di salvaguardare un'azienda che costituisce patrimonio sia dei propri dipendenti che dei contribuenti umbri. A tale proposito, è stato gia' chiesto all'azienda di fissare una serie di incontri al fine di definire tutte le questioni inerenti il processo di integrazione, con l'obiettivo di concludere il tutto entro la fine di maggio”.

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