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Umbria Jazz15, Santa Giuliana balla con Brand New Heavies e Incognito

Si potrebbe scrivere un anno di seguito sulle origini e la natura delle band inglesi che hanno navigato nel mare del Funk, del Soul e dell’Acid Jazz. Tutto nasce dal successo planetario dei Soul 2 Soul di Jazzy B, che con la hit Keep’on moving, rovesciano mediaticamente la scena del Soul Bianco inglese (quella degli Style Council per intenderci) e introducono sonorità più nere, legate appunto alla ritmica del Funk, ma stemperate anche da una scrittura musicale più “jazzy”. E’ il 1989 e nello stesso anno si consolida un gruppo, gli Incognito, che, nato alla fine degli anni ’70, aveva vissuto di Soul Funk fino a dare forma e sostanza a quel genere conosciuto ai più come Acid Jazz. Nemmeno un anno dopo, folgorati sulla via di Damasco arrivano The Brand New Heavies, nati anche loro prima del fatidico 1989, ma sempre in bilico tra la sciccosa scena Mod e il ritmo agitato del Funk. I BNH però aggiungono alla formula una componente fondamentale per il loro successo, e che sarà la stessa anche per gli Incognito, ovvero la voce. La prima vocalist del gruppo infatti sarà la mitica N’Dea Davenport che consentirà al gruppo inglese di avere un notevole successo anche in America.
A questo punto le carriere degli Incognito e dei BNH cammineranno più o meno parallelamente, sino ai nostri giorni e fino a ieri sera, 18 luglio,  penultimo appuntamento dei concerti al Santa Giuliana per Umbria Jazz.
Ancora una volta, grande cornice di pubblico e tantissimi appassionati del genere, una platea con la voglia di ballare davanti al palco.
Aprono la scena i Brand New Heavies con una serie dei loro successi e con la voce potentissima di Down Joseph, fisico da centometrista olimpionico, che salta, balla e canta per più di un ora nonostante il caldo torrido si faccia sentire molto anche sul palco. Con lei i tre storici membri del gruppo, il chitarrista Simon Bartholomew e il batterista-vocalist Jan Kincaid e l’enorme bassista Andrew Levy, grande appassionato di sciarpe leopardate e animalier sfoggiate, quale migliore occasione, anche ieri con il caldo africano.
Musicalmente sempre molto potenti, anche se con qualche stanchezza (forse la calura) nelle singole prestazioni di Bartholomew e Levy, il concerto è piaciuto molto e il pubblico scalmanato ha reso tutto più convincente, da vero party.
A seguire, dopo un cambio palco di ben 20 minuti, arrivano gli Incognito. Fino all’ultimo si è sperato nella sorpresa di rivedere al fianco del leader Jean-Paul “Bluey” Maunick, l’amico Mario Biondi per una sorpresa finale ad Umbria Jazz15 come già accade a UJ10. Ma così non è stato e il concerto della band inglese è stato comunque la piacevole conclusione della serata dedicata al genere Acid Jazz. Musicalmente e tecnicamente più raffinati dei BNH, gli Incognito sfoggiano tre vocalist nell’attuale formazione a testimoniare che la voce è ancora il valore aggiunto del genere. Un ora di concerto filata con una musica meno gridata e con il pubblico un po’ più provato ma ugualmente felice di fare 4 salti, e non “in padella”, anche se l’effetto, ahinoi, sembrava lo stesso, ieri sera all’Arena.
UJ15, chiude i battenti stasera, 19 luglio, con la serata interamente dedicata alle nuove generazioni e con il regalo dell’ingresso gratuito al Santa Giuliana. Dj Set con il sofisticato Nicola Conte (decisamente più appropriato di Dj Ralph) e poi Taylor McFerrin e Orlando Julius& The Heliocentrics.

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Foto: Tuttoggi.info (Carlo Vantaggioli)