Perugia
Umbria Jazz 2018 e la sicurezza, Cannizzaro: “Impianto dell’anno scorso confermato, con qualche correzione”
Perugia si prepara finalmente ad accogliere Umbria Jazz 2018 e si sta lavorando anche sul fronte della sicurezza dopo le polemiche che hanno segnato la scorsa edizione a causa della cosiddetta “direttiva Gabrielli”. Un provvedimento nazionale antiterrorismo che a Perugia lo scorso anno, e non solo per Umbria Jazz, ha ristretto gli spazi per i concerti pubblici e cioè piazza IV Novembre e i giardini Carducci. Spazi utilizzati per i concerti ad ingresso libero che hanno visto, di fatto, le presenze dimezzate e un aumento dei controlli di sicurezza, tanto che dalla pagina del festival si consigliava al pubblico di presentarsi in anticipo agli ingressi, affinché le procedure di controllo di sicurezza potessero essere espletate senza causare code e ritardi inutili.
Ancora non è però chiaro come sarà la sicurezza di Umbria Jazz 2018: il prefetto di Perugia Raffaele Cannizzaro ha anticipato: “Ci stiamo lavorando, ho ricevuto qualche giorno fa i documenti di safety e security e in settimana si ripercorrerà una metodologia organizzativa, che grosso modo si basa sulle linee dell’anno passato“. Il prefetto – memore delle polemiche di un anno fa – ha però aggiunto che “si facendo tesoro prezioso delle poche cose che non hanno funzionato“.
Quanto al programma di Umbria Jazz 2018, Cannizzaro ha detto che è sua intenzione vedere quante più cose possibile: “Sicuramente – ha concluso con una battuta – per questioni di domicilio seguirò tutti i giorni le cose che vengono fatte al palco dei Giardini Carducci“.