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UJ15, Subsonica cercano l'”Incantevole” jazz

Esplode in un crescendo l’Arena Santa Giuliana per il concerto dei Subsonica a Umbria Jazz 2015: il sabato è techno, per i giovani arrivati a Perugia in occasione dell’esibizione della band torinese. Nella scaletta, i 5 regalano al pubblico alcuni brani del nuovo album, “Una nave in una foresta“, “un lavoro difficile che ha visto la luce dopo due anni e mezzo“, dice lo stesso frontman Samuel dal palco. Lui che si conferma il vero ballerino della serata. Lo spazio per il jazz è davvero poco: ci pensano il sax di Emanuele Cisi, la tromba di Flavio Boltro (torinese anche lui) e il trombone di Mauro Ottolini, tre musicisti che il pubblico di UJ ha sempre apprezzato nelle loro esibizioni al festival, e che arrivano on the stage quasi a fine serata.

La serata è tutta votata ad esperimenti di musica alternativa e underground, per una delle band tra le più amate in Italia, che dopo essersi fatta aspettare un pò (tanto che il pubblico aveva cominciato a suonare la propria bocca a suon di fischi) regala sorprese importanti: così Incantevole si trasforma in un Microchip Emozionale, facendo incontrare la techno music, con ad esempio “Blackwater”, e lo standard jazz. Prima è il momento dei Barber Mouse, con piano, contrabbasso e batteria: Samuel li accompagna con la sua voce, presentandosi al pubblico quasi a sorpresa, che lo accoglie con un forte applauso. Note tribaleggianti dalla ritmica interessante, nonostante un contrabbasso dubbioso e incerto che si trasforma all’occorrenza in una specie di tamburo. “Hanno preso a cuore la nostra musica – dice Samuel presentando i Barber Mouse, instaurando da subito un contatto con il pubblico – e mi hanno coinvolto in questo progetto. Vediamo cosa ne esce fuori”. Poi lo spazio è tutto per i toni melodici del cantante dei Subsonica, che non tradiscono neanche di fronte all’assolo acuto del piano.

Samuel, Max, Boosta, Ninja e Vicio compaiono tutti insieme sul palco intorno alle 22.30. All’Hotel Brufani erano arrivati per le 15 del pomeriggio, e non avevano gradito foto e parole. Boosta resta di spalle mentre tocca i suoi tasti (qualcuno dal pubblico dirà anche che quello in fondo è il suo lato migliore). Partono con un pezzo storico, Colpo di pistola: la performance non esplode, ma attende Glaciazione, secondo brano in scaletta, e il suo mix, azzeccatissimo, con Nuvole Rapide. A primo colpo, lo scarto tra un palazzetto dello sport al chiuso e l’acustica del Santa Giuliana fa pagare ai Subsonica una certa dissolvenza, fatto che forse in caso contrario avrebbe donato alle note techno un effetto “wow”.

I Subsonica suonano “pezzi vecchi e pezzi medi“: è il momento di Nuova ossessione, L’ultima risposta. Il grande maestro siciliano”, Franco Battiato, mette lo zampino in Up patriots to arms. La sorpresa di Boltro, Ottolini e Cisi, il cambio abito di Boosta e Samuel spiazzano con Giungla Nord: e quando ci si perde nella nebbia, non si può che provare a ritrovarsi. Non si può che piombare in una Discoteca Labirinto, per le Strade di un assolo di tromba notevole.

LA PERFORMANCE CON IL TRIO BOLTRO, OTTOLINI, CISI —> VIDEO

Fanno ballare, saltare, cantare: sintomo che la band dal ’96, con quasi ventanni di rodaggio ed esperienza, unisce più generazioni. E il pubblico del Santa Giuliana lo dimostra. E’ il momento di Depre, Liberi Tutti, Piombo in versione dub, Fedeli alla Linea di Lindo Ferretti. Preso blu culla i presenti, con i suoi “silenzi” accompagnati da “spirali di sintetizzatori e pulsazioni senza tempo”. Fino alla chiusura, quando i Subsonica salutano il loro pubblico, con una sempreverde Tutti i miei sbagli, spogliata delle note techno, in un abbraccio rock ed emozionale.

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Video e foto di Nicola Palumbo