Categorie: Cultura & Spettacolo Perugia

Umbria Jazz 2012, di scena il suono colto con Stan Tracey. Torna anche Herbie Hancock grande amico di Perugia (video TO)

di Carlo Vantaggioli

Seconda serata, ieri, di UJ 2012 al Santa Giuliana-Main Stage di Perugia. Di scena la tradizione con il “simbolo” Stan Tracey ed il suo Trio nella serata To Monk dedicata appunto a Thelonius Monk di cui quest'anno Umbria Jazz ricorda i 30 anni dalla scomparsa, insieme a l'altra importante ricorrenza ovvero i 100 anni dalla nascita di Gil Evans. Dedicato a loro il filo conduttore della manifestazione jazzistica umbra. Con Tracey hanno suonato Andrew Cleyndert e Clark Tracey.

Stan Tracey Pianista e compositore britannico, classe 1926, professionista sin da 6 anni, inizia la sua carriera suonando la fisarmonica, per poi passare al pianoforte. Star indiscussa nello storico club di Ronnie Scott negli anni sessanta, accompagna tutti i grandi musicisti di passaggio nel locale: Sonny Rollins, Dexter Gordon, Freddie Hubbard.
Nel 1965 forma il suo primo quartetto, proseguendo al contempo la sua attività sia dal vivo che in studio, da solo e con le più svariate formule orchestrali e con I migliori jazzmen della scena britannica. Per il suo tocco e la libertà ritmica viene spesso considerato un vero interprete dello spirito Monkiano, nonchè deii virtuosi della scena contemporanea e a Cecil Taylor. Un jazz , come abbiamo detto, classico ma anche di partitura, importante, molto diverso dalla festa della prima serata con Bollani, Corea e De Holanda, tutto virato sull'improvvisazione e lo sketch. Questa differenza ha marcato subito il segno con la presenza di pubblico che è drasticamente diminuita (guarda il video di TO), a voler significare che conta più l'immagine che fa fare numeri al botteghino che un bravo e colto professionista come Tracey. Il gusto non si discute ma pensiamo anche che questo è l'impronta che segnerà il cammino delle manifestazioni jazzistiche ancora per molto tempo a venire.

A seguire sul palco del S.Giuliana torna un grande amico di UJ, Herbie Hancock con la sua Band, James Genus, Trevor Lawrence e Lionel Loueke.
Di Hancock poco si può aggiungere se non che con l'età, sembra preferire alcune formazioni ad altre per i suoi show. Il quartetto elettrico così come quello andato in scena sul palco di Perugia ieri, sembra essere la cosa che lo diverte di più ultimamente. Una performance molto diversa dalla posticcia esibizione dello scorso anno nel Tribute to Miles, nel corso della quale se l'afono, ma “fumino”, Davis fosse stato in platea, sarebbe saltato su con tutti i suoi lustrini e lo avrebbe preso a trombettate in testa. Francamente dimenticabile.

Vista la frequenza con cui Hancock ultimamente capita in Italia e a Perugia, al Patron Pagnotta forse conviene comprargli casa in centro, così almeno risparmia sulle spese di trasporto, che di questi tempi è meglio di un fioretto a Santa Giuliana protettrice del Main Stage.

Ma oggi è un altro giorno, e considerato che di gente ieri, insomma, ce n'era davvero pochina, tranne quando per Hancock è arrivato un flusso tardivo e provvidenziale di fans, l'attesa è tutta per lo Spectrum Road featuring Cindy Blackman, nonchè signora Santana, Jack Bruce, John Medeski, Vernon Reid. A seguire Stompin' & Singin' The Blues con David Murray BIG BAND e la cantante Macy Gray

Buona serata di musica.

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Video di Tuttoggi.info ( Nicola Palumbo)

(modificato h 13.30)