L’Umbria sarà protagonista di Origini, il programma Rai di territorio sulla storia più antica e profonda della nostra nazione: domenica 11 febbraio, alle ore 14:55, su Rai 2 e sabato 17 febbraio su Rai 1, alle 11:25 in replica, in versione di sintesi sul meglio del viaggio, andrà infatti in onda una puntata interamente dedicata al territorio umbro e alle tracce di un’affascinante storia che affonda le proprie radici nei millenni.
In particolar modo, il viaggio dei conduttori Valentina Caruso e Francesco Gasparri si snoderà lungo la rotta dell’acqua, tra la Cascata delle Marmore, il Trasimeno e Pietrafitta, alla scoperta del lago, dell’area mineraria e del Museo Paleontologico con la sua collezione di fossili tra le più importanti in Europa di animali vertebrati del Pleistocene Inferiore. La puntata è stata realizzata da Rai in collaborazione con la Regione Umbria.
Tra i momenti immortalati da Valentina Caruso vi è lo spostamento delle grandi macchine di escavazione, con cui veniva estratta la lignite che alimentava la centrale antistante: i mastodontici mezzi operativi erano fermi da oltre 25 anni e, nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’area mineraria promosso da Enel in collaborazione con i Comuni di Piegaro e di Panicale, sono stati movimentati con un’operazione spettacolare in una nuova e definitiva posizione, che costituirà un museo di archeologia industriale a cielo aperto e che diverrà fruibile per la popolazione ed i turisti. Le telecamere della Rai hanno potuto riprendere proprio i momenti in cui le macchine sono tornate a muovere i cingoli, a cui il dipendente Enel Antonio Moretti, responsabile delle attività operative del riassetto minerario, ha dato voce con un’appassionata e professionale narrazione.
Sul fronte idroelettrico, invece, Origini ha visitato il posto di teleconduzione dell’area idroelettrica Enel Green Power a Terni, dal quale vengono telegestite tutte le centrali idroelettriche del territorio. Immagini e riprese suggestive sono state girate anche nella centrale idroelettrica di Galleto, un gioiello di architettura e tecnologia che ha una potenza installata di 326 MW e produce energia pulita alimentata dal fiume Velino e dal canale Medio Nera attraverso l’invaso di Piediluco, lo stesso che “rifornisce” di acqua la cascata delle Marmore. Complessivamente, gli impianti dell’area idroelettrica di Terni, ubicati nelle province di Terni, Perugia, Rieti e Macerata, costituiscono un reticolo idrico di 26 centrali di produzione e 7 dighe, esteso nei bacini idrografici dei fiumi Velino, Nera e Tevere.
Per quanto riguarda il progetto di riqualificazione dell’area mineraria di Pietrafitta, che vede Enel investire 10 milioni di euro, esso è stato presentato a fine 2023 dai sindaci di Piegaro e di Panicale Roberto Ferricelli e Giulio Cherubini e dal responsabile Enel siti termoelettrici Pietrafitta e S. Barbara Paolo Tartaglia. I lavori interessano una porzione di territorio pari a circa 41 ettari – di cui i 35 ettari nell’area ex Valnestore Sviluppo e 6 Riccioni – e restituiranno alle comunità una valle più unica che rara ricca di energia e di cultura, nel segno della sostenibilità e del turismo sostenibile. Nel dettaglio, infatti, il rinnovato assetto paesaggistico darà vita a un nuovo polo naturalistico, accogliendo piantumazioni ed inerbimenti che saranno studiati e progettati in collaborazione con soggetti accademici esperti in materia forestale, percorsi ciclabili, il museo a cielo aperto con le antiche macchine di escavazione che saranno riposizionate in uno scenario molto bello sia dal punto di vista naturale che storico culturale, a disposizione del territorio, delle famiglie e dei visitatori che potranno fare esperienza di turismo sostenibile in questa nuova area attrezzata, che va ad aggiungersi all’esistente lago di Pietrafitta, già riferimento per attività ludiche e sportive con particolare riferimento alla pesca, e al Museo Paleontologico “Luigi Boldrini”, recentemente riaperto con la gestione della Direzione regionale musei dell’Umbria, anch’esso protagonista di “Origini”.
“Esprimiamo grande soddisfazione nel vedere che i lavori procedono e che finalmente si traguarda un obiettivo strategico – ha osservato il sindaco di Piegaro Roberto Ferricelli – oltre al recupero ambientale dell’area, è realtà anche il museo di archeologia industriale che si sta realizzando attraverso il recupero e valorizzazione delle grandi macchine di miniera. Questo permetterà, insieme al Museo Paleontologico, di creare un connubio unico e importantissimo. La sfida adesso è mettere in campo un sistema di valorizzazione e promozione efficace. Quello che sembrava per anni un progetto immaginario ora è realtà”.
“Si tratta di un intervento – ha detto Paolo Tartaglia per Enel – che si inserisce nel contesto del polo energetico di Pietrafitta con il sito produttivo della moderna centrale a ciclo combinato, che ha una potenza installata di 370 MW e contribuisce alla sicurezza del sistema elettrico con una tecnologia a supporto della transizione energetica. A fianco dell’impianto sorgerà un impianto fotovoltaico da 10 MW, sempre collocato nell’area industriale di Enel, il cui iter autorizzativo è in corso; recentemente, inoltre, sono stati avviati i lavori di realizzazione di un impianto di stoccaggio di energia mediante batterie da 100 MW, una tipologia di impianto fondamentale per la transizione ecologica in quanto, garantendo al sistema la necessaria flessibilità, fornisce un supporto allo sviluppo dei progetti di generazione da fonti rinnovabili”.