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Umbria al voto 2014, la grande corsa / Tutti i candidati / 68 comuni al via

Primarie. Che siano il segno della democrazia o l'ascia da brandire contro il nemico interno, difficilmente per le prossime amministrative se ne potrà fare a meno, almeno in casa Pd. Le amministrative sono vicine per 68 dei 92 Comuni dell'Umbria, ma la data che tutti hanno ben cerchiata sul calendario è prima di tutto quella del 16 febbraio quando verrà scelto il nuovo segretario regionale del Partito Democratico.

La segreteria Pd. In corsa ci sono tre candidati: il renziano Giacomo Leonelli (che può vantare il sostegno della governatrice Marini, del sottosegretario Bocci, del sindaco Boccali e del presidente della Provincia Guasticchi), Stefano Fancelli ex segretario nazionale della sinistra giovanile che (sostenuto dall'uscente Bottini, dal capogruppo in regione Locchi dal ternano Trappolino e dall'orvietano Galanello). In lizza anche lo spoletino Juri Cesarini, area Civati. I giochi sono aperti e le carte sul tavolo. Dell'ultima ora un botta–risposta sui social network. Fancelli ha dichiarato “Sono il Renzi di sinistra”, Guasticchi gli ha risposto così: “….ha ha ha non ho parole”. Del resto Fancelli aveva già scagliato la prima pietra contro Leonelli: “Caro Giacomo, sei tu il candidato dell'apparato”.

I sindaci. Si rinnova in quasi tutta l'Umbria, 43 amministrazioni in provincia di Perugia, 24 in quella di Terni.

Sopra i 15 mila abitanti vanno al voto Perugia, Foligno,Gubbio (commissariata), Spoleto, Bastia Umbra, Castiglione del Lago, Gualdo Tadino (commissariata), Marsciano, Umbertide, Terni ed Orvieto.
Sotto i 15 mila a Perugia Campello sul Clitunno, Cannara, Castel Ritaldi, Cerreto di Spoleto, Citerna, Città della Pieve, Collazzone, Costacciaro, Fossato di Vico, Fratta Todina, Giano dell'Umbria, Gualdo Cattaneo, Lisciano Niccone, Magione, Massa Martana, Monte Castello di Vibio, Montefalco, Montone, Norcia, Paciano, Panicale, Piegaro, Pietralunga, Poggiodomo, Preci, San Giustino, Sant'Anatolia di Narco, Scheggia e Pascelupo, Scheggino (commissariata), Sellano, Sigillo, Spello, Torgiano, Tuoro sul Trasimeno, Vallo di Nera.
Sotto i 15 mila a Terni: Acquasparta, Allerona, Alviano, Arrone, Baschi, Castel Viscardo, Fabro, Ferentillo, Ficulle, Guardea, Lugnano in Teverina, Montecchio, Montefranco, Montegabbione, Monteleone d'Orvieto, Otricoli, Penna in Teverina, Polino, Porano, San Gemini, San Venanzo, Stroncone.

Perugia. A muovere le acque è stata la possibile candidatura di Anna Rita Fioroni, molto più che una voce visto che l'ex senatrice si starebbe già organizzando per raccogliere le firme necessarie per le primarie. Il sindaco uscente Boccali è pronto alla sfida (Il video) ha ormai sciolto le riserva, ed ha dichiarato proprio oggi in una lettera al segretario comunale di Perugia del Pd, Francesco Giacopetti, di essere disponibile a ricandidarsi alla guida del Comune di Perugia per altri cinque anni a condizione che intorno al proprio progetto per la città “si riconosca il partito” e “una nuova coalizione di centrosinistra, possibilmente ancora più ricca e unita” di quella che lo ha sostenuto nel primo mandato. “Non credo nelle autocandidature, soprattutto se si tratta di governare una comunità“, sottolinea Boccali, che lega quindi l'eventuale propria ricandidatura ad una “valutazione positiva condivisa” del proprio operato nell'ultimo quinquennio. Boccali ha poi parlato di “cinque anni difficili come mai nessun altro sindaco, nell'ultimo mezzo secolo, ha dovuto affrontare“, cinque anni in cui “la crisi di risorse degli enti locali, l'incertezza delle normative risultante dalla situazione politica nazionale, il drammatico disagio sociale derivato da enormi difficoltà economiche” che ormai riguardano tutte le città italiane, si è aggiunta, a Perugia, al problema della sicurezza, “che ne ha minato l'immagine in Italia e nel mondo e che, cosa ancor più grave, ha inculcato nei cittadini il tarlo della paura. Clima – osserva Boccali – alimentato anche dalla spropositata campagna di comunicazione, che pur di contrastare il sindaco e il suo operato, ha invece danneggiato, per prima, un'intera città e la sua immagine”. Rimane comunque da capire se ci saranno o meno le primarie e se saranno di partito o di coalizione. E non è poco. Si saprà probabilmente dopo il 3 febbraio, data in cui è prevista quella che si profila una “rovente” Unione Comunale. Dal centro destra per ora regna il silenzio. Fratelli d'Italia aveva già avvisato che se entro gennaio non fosse arrivato il nome “giusto” avrebbe lanciato l'idea delle primarie, e anche il Nuovo Centro Destra non ha mai escluso possibilità alternative alla coalizione. Anche qui non resta che attendere. Neanche Prc si tira indietro per Palazzo dei Priori, “abbiamo il nostro nome” ha spiegato nei giorni scorsi il segretario Enrico Flamini in caso di primarie di coalizione. Da tener d'occhio anche il Movimento 139 che tradotto a Perugia significa Stelvio Zecca con il supporto di Aviano Rossi. Liste civiche potrebbero essere ulteriori conigli dal cilindro.

Terni. Leopoldo Di Girolamo ha già sciolto il nodo ed è pronto a conquistare il secondo mandato amministrativo. La sua candidatura è stata approvata pressochè all'unanimità dall'Assemblea cittadina con il 95% delle preferenze (62 voti a favore, 3 astenuti, 0 contrari). In queste ore Stefano Bolletta ha fatto sapere la sua intenzione di primarie interne ma alla luce dei voti conseguiti dal primo cittadino la partita sembra già persa in partenza. Più complicata la situazione nel centrodestra. I nomi dei possibili candidati a sindaco sono sostanzialmente 2: Dario Guardalben e Franco Todini. Il primo, proposto da Forza Italia, non avrebbe ancora il totale appoggio di Ndc e FdI. Potrebbero essere proprio le liste civiche a spostare gli equilibri nel centrodestra, visto che Franco Todini, della lista Il Cammello, potrebbe (il condizionale è d'obbligo) essere la sorpresa dell'ultimo momento. Oltre al favore di alcune associazioni come TerniIdeale e TerniCittàFutura, Todini potrebbe avere l'appoggio di Enrico Melasecche dell'Udc. Tentenna TerniCittàFutura che, anche se vicina a Todini, non si è ancora schierata apertamente creando qualche malumore all'interno dell'associazione stessa. Terni Oltre ancora si sta guardando intorno. C'è poi l'incognita di Leo Venturi intenzionato ad allontanarsi dal centrodestra. Nessun dubbio per il M5S che con le primarie ha scelto Angelica Trenta, la giovane professoressa alla sua prima esperienza in politica.

Foligno. Sono ore decisive nella città della Quintana per cercare di mettere ordine nel delicato gioco ad incastri del toto sindaco, tra un centrosinistra che cerca a fatica un'intesa e le opposizioni che non riescono ancora a delineare una strategia unitaria. Tutti i riflettori al momento sono puntati sul Partito Democratico, che proprio in questi giorni dovrebbe dare il via libera alle cosiddette 'primarie di coalizione' recependo le indicazioni emerse dalle assemblee dei circoli territoriali. L'attuale primo cittadino, Nando Mismetti, ha già dichiarato di volersi ricandidare per un secondo mandato. Resta però ancora da sciogliere il nodo delle primarie interne piddine, per ora il passaggio sembrerebbe scongiurato, se si dovesse andare al derby in casa Pd i nomi più accreditati per insidiare Mismetti, restano quelli dell'assessore all'Urbanistica Joseph Flagiello e dell'assessore regionale Vincenzo Riommi. A livello di coalizione a sfidare Mismetti potrebbe essere propri la 'sua' assessora alla cultura, Elisabetta Piccolotti (SEL). Rifondazione comunista è stata chiara: 'prima si individua un programma comune, poi il nome del candidato sindaco' mentre i Socialisti restano in attesa dell'evolversi degli eventi. L'Udc, stando alle dichiarazioni del capogruppo provinciale Maurizio Ronconi, è pronto presentarsi come lista civica a sostegno di una 'coalizione Mismetti'. Chi è già in campagna elettorale è il Movimento cinque stelle dove l'aspirante primo cittadino è il grillino Fausto Savini. In corsa anche Stefania Filipponi, sostenuta dalla sua lista civica Impegno Civile al quale dovrebbe aggiungersi anche un'altra lista, per dar vita ad una sorta di mini coalizione. Forza Italia è pronta a schierare il capogruppo azzurro Riccardo Meloni, cercando comunque un'intesa con Fratelli d'Italia e quel che resta della Lega Nord e La Destra, puntando a recuperare il bacino elettorale del vecchio Popolo della Libertà. Resta un'incognita il posizionamento della lista civica 'Cambiare Foligno' di Daniele Mantucci, che alle ultime amministrative sostenne la candidatura a sindaco del professore.

Spoleto. anche nella città del festival la partita nel centrosinistra è tutta da giocare. Due i possibili candidati, il sindaco uscente Daniele Benedetti (che, c'è da giurarlo, scioglierà il nodo il 31 gennaio) e il consigliere regionale Giancarlo Cintioli. Non sembrano trovare più spazio le ambizioni dei renziani che, in caso di ricandidatura di Benedetti, non avrebbero voti sufficienti nè in segreteria, nè in assemblea per chiedere le primarie interne. Opzione su cui può contare Cintioli. Poche le probabilità di veder correre l'ex Massimo Brunini che ha apertamente lanciato la lista civica “Spoleto vinci” lanciando non pochi strali e accuse alla gestione degli ultimi 5 anni. Il centro destra è diviso in due, fra Forza Italia (il nodo è fra il consigliere comunale Carlo Petrini che dice di poter contare sull'appoggio del coordinatore regionale e il cosigliere provinciale Giampiero Panfili). C'è poi la lista civica di Rinnovamento sempre più intenzionata a puntare sul capogruppo Angelo Loretoni. Di apparentamento con FI, i 'rinnovatori' non vogliono sentir parlare vista la scarsa opposizione fatta nei cinque anni alla giunta Benedetti. C'è poi il Movimento pentastellato che punta tutto su Guido Grossi. La partita però si giocherà intorno alla miriade di movimenti e liste civiche che si vanno delineando ora dopo ora: quella di Casa Rossa per la sinistra, Spoleto Prima del centrista Sergio Grifoni, Spoleto Sì dell'ex liberale-pdl-api Maurizio Hanke, e Spoleto Vinci di Brunini. C'è poi da capire cosa farà Prc della segretaria Maura Coltorti, Sel di Alessandra Massari e l'Idv, i partiti minori della città che difficilmente potranno giocare un ruolo se non opteranno per qualche alleanza.

A Gubbio la situazione non sembra semplice nel comune commissariato. Nella città dei Ceri il movimento si è cristallizzato attorno al Pd e alle liste civiche, che tuttavia non hanno ancora trovato la quadra. E' notizia recente che Gubbio Partecipa, Gubbio nel Cuore e Svolta Comune hanno dichiarato di aver ritirato il loro appoggio alla candidatura del Professor Filippo Maria Stirati, “dopo una vana attesa, durata troppo, di fronte alla evidente mancanza di risposte ed indicazioni chiare”. La candidatura del Professore però resta per il Pd e per Gubbio Rinasce. Sempre all'interno del Pd eugubino non è stato ancora designato il successore alla segreteria comunale, ora gestita da Michele Sarli: la fumata nera su Riccardo Rossi getta ancora maggiori dubbi su chi potrà concorrere nella tornata elettorale di primavera. A destra, si è intanto costituito il club Forza Silvio, composto da imprenditori, giovani e professionisti residenti a Gubbio, con alla presidenza Angelo Baldinelli, già candidato alle ultime elezioni comunali nella lista del Pdl e che potrebbe tentare il bis. Infine per il Movimento 5 Stelle lo scorso 12 gennaio Rodolfo Rughi è stato eletto dall'assemblea come portavoce sindaco dei pentastellati.

Più serena la situazione ad Umbertide, patria dell'onorevole GIampiero Giulietti. A gestire il comune c'è ora Marco Locchi, il quale non esclude una nuova candidatura. Con lui anche Socialisti e Rifondazione Comunista. Per il centrodestra resta favorita la giovane avvocato Giovanna Monni.

A Gualdo Tadino la situazione è ancora farraginosa: dopo l'unica esperienza di centro-destra dal dopoguerra con la giunta Morroni decaduta a dicembre, nuove nubi si sono addensate tra le fila dell'ex amministrazione, con un botta e risposta tra i vecchi consiglieri a colpi di cartelloni pubblicitari. Morroni ha già dichiarato di volersi ricandidare, mentre a sinistra il Pd e la lista Sinistra per Gualdo deve ancora dare indicazioni precise per la sua corsa al palazzo di Piazza Martiri.

Castiglione del Lago. Il sindaco uscente Sergio Batino (sta terminando il primo mandato) potrebbe riaffilare quelle armi che già gli servirono cinque anni fa in una sfida accesissima. Tre gli sfidanti alle primarie che il prossimo 2 marzo decideranno il candidato sindaco del centrosinistra. Intanto il direttivo del circolo “Libero Picchio” di Rifondazione comunista di Castiglione del Lago ha espresso il suo voto favorevole alla candidatura di Oscar Monaco alle primarie del centrosinistra. Una sfida a tre dunque tra Batino, Monaco e il dimissionario assessore ai lavori pubblici, Matteo Burico (pronto a dare battaglia).
Magione. Il sindaco uscente Massimo Alunni Proietti è al suo secondo mandato. Per lui le sfide saranno altre. Intanto il primo nome giunto per le primarie è quello dell'assessore Giacomo Chiodini e in molti sono pronti a scommettere su di lui.

Tutti i sindaci uscenti: In grassetto quelli sopra i 15 mila abitanti

Norcia Gian paolo Stefanelli

Stroncone Nicola Beranzoli

Otricoli Nico Nunzi
Paciano Franco Fratoni
Cannara In Amministrazione Straordinaria
Marsciano Alfio Todini
Penna in Teverina Cesare Valeriani
Sant'Anatolia di Narco Tullio Fibraroli
Orvieto Antonio Concina
Tuoro sul Trasimeno Mario Bocerani
Cerreto di Spoleto Giovanna Forti
Giano dell'Umbria Paolo Morbidoni
Piegaro Andrea Caporali
Massa Martana Maria Pia Bruscolotti
Sellano Claudio Guerrini
Bastia Umbra Stefano Ansideri
Spello Sandro Vitali
Collazzone Francesco Bennicelli
Citerna Giuliana Falaschi
Lisciano Niccone Luca Turcheria
San Giustino Fabio Buschi
Torgiano Marcello Nasini
Montegabbione Andrea Ricci
Castel Ritaldi Andrea Reali
Costacciaro Rosella Bellucci
Magione Massimo Alunni Proietti
Montefranco Alessandro Sinibaldi
Preci Pietro Bellini
Castel Viscardo Massimo Tiracorrendo
Gualdo Cattaneo Andrea Pensi
Gualdo Tadino Roberto Morroni
Fabro Maurizio Terzino
Arrone Loreto Fioretti
Fossato di Vico Mauro Monacelli
Castiglione del Lago Sergio Batino
Scheggia e Pascelupo Giovanni Nardi
Gubbio In Amministrazione Straordinaria
Città della Pieve Riccardo Manganello
Baschi Anacleto Bernardini
Montefalco Donatella Tesei
Spoleto Daniele Benedetti

Scheggino in Amministrazione straordinaria
Alviano Nazario Sauro Santi
Monteleone d'Orvieto Mario Pattuglia
Lugnano in Teverina Nadia Moretti
Campello sul Clitunno Paolo Pacifici
Sigillo Riccardo Coletti
Poggiodomo Egildo Spada
Monte Castello di Vibio Roberto Cerquaglia
San Venanzo Francesca Valentini
Panicale Luciana Bianco
Montone Mariano Tirimagni
Ficulle Gino Terrezza
Foligno Nando Mismetti
Montecchio David Lisei
Umbertide Mario Locchi
Pietralunga Mirko Ceci
Terni Leopoldo Di Girolamo
Vallo di Nera Fausto Dominici
San Gemini Leonardo Grimani
Fratta Todina Maria Grazia Pintori Finozzi
Acquasparta Roberto Romani
Allerona Valentino Rocchigiani
Perugia Wladimiro Boccali
Guardea Gianfranco Costa
Porano Giorgio Cocco
Ferentillo Paolo Silveri

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Aggiornato ore 17.42