“Umbra Acque deve rispettare il volere dei tanti cittadini che si sono espressi per l'abolizione del 7 per cento in bolletta e perché la gestione del patrimonio idrico sia libera da disinvolte logiche di lucro e guadagno”. In questi termini Franco Granocchia, responsabile regionale degli enti locali per l'Italia dei Valori, prende posizione sui rincari in bolletta dell'acqua che si annunciano per i prossimi giorni tra i cittadini serviti dall'azienda idrica Umbria Acque.
“Un atteggiamento del tutto ingiustificato – afferma Granocchia in una nota stampa– non solo perché smentisce l'esito referendario sancito da milioni di italiani, con un risultato quasi plebiscitario, ma anche per il difficile momento economico che mette già in gravi difficoltà molte famiglie e che rende inammissibili ulteriori gravami sulle utenze. C'è da chiedersi quale ruolo abbia avuto l'ingresso dei privati nella gestione delle risorse idriche, -prosegue Granocchia – considerate le difficoltà di bilancio manifestate dalla società e il servizio tutt'altro che soddisfacente per gli utenti. L'acqua è un bene primario e non può sottostare a regole che non siano più che mai rispettose dei bisogni della collettività. Chediamo dunque che Umbra Acque adegui immediatamente le tariffe all'esito dei referendum e scongiuri ulteriori rincari nelle bollette”.