L’Umbria ancora a rischio “alto”. Questa volta insieme alla Provincia di Bolzano e alla Puglia. Ma l’unica regione dove tale classificazione non cambia da più di tre settimane (è la quinta consecutiva, per l’Umbria).
La bozza del monitoraggio settimanale ((relativo alla settimana dal 25 al 31 gennaio) che l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha inviato al Ministero della Salute per le ordinanze del ministro Speranza sulla classificazione delle regioni in base al rischio Covid fissa a 1.18 l’indice Rt per l’Umbria, il più alto d’Italia. Con i margini che vanno da 1.11 a 1.25 (quest’ultimo è il limite per la zona rossa automatica).
L’Umbria è la seconda regione per indice di incidenza del Covid sulla popolazione: 442,56 ogni 100 mila abitanti, dietro solo al Friuli Venezia Giulia.
In Umbria risultano in aumento sia i casi di contagio, sia i focolai. L’unica nota positiva è che non ci sono allerta relative alla resilienza dei servizi sanitari territoriali.