Più di 3 milioni e 120mila euro sottratti agli umbri nel corso del 2023 per colpa di truffe online. Un valore inferiore all’anno precedente, ma con un numero maggiore di persone indagate dalla polizia postale (245 in tutto). E’ il dato che emerge dal resoconto dell’attività 2023 del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni Umbria. Un bilancio che mostra per alcuni reati una situazione umbra migliore che in altre parti d’Italia ma su cui comunque viene tenuta alta la guardia.
E’ il caso di pedopornografia online ed estorsioni sessuali (il cosiddetto sextortion). Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Umbria conferma la tendenza positiva registrata a livello nazionale con un’evidente diminuzione di casi trattati nel corso del 2023. Il livello di attenzione resta comunque elevato in quanto il rischio per bambini e preadolescenti di essere oggetto di attenzioni sessuali da parte di adulti, mentre navigano nel web, non sembra ridursi. In relazione ai reati di natura sessuale che coinvolgono i minori, da evidenziare nell’ambito della prevenzione, il monitoraggio della rete, al quale il Centro Operativo Umbria partecipa attivamente, ha consentito di verificare ben 404 siti, i cui contenuti potevano esporre foto e video a sfondo sessuale realizzati con l’utilizzo di minori degli anni 18.
In particolare, per quanto riguarda la pedopornografia e l’adescamento online, in Umbria sono state indagate nel 2023 14 persone, tutte in provincia di Perugia. Erano state invece 32 nel 2022, di cui 28 nel Perugino e 4 nel Ternano. Tra le vittime di “sextortion”, invece, da segnalare un minore nella provincia di Terni. Quanto agli adulti, sono stati trattati nel 2023 21 casi (con vittime maggiorenni), 15 uomini e 4 donne in provincia di Perugia e 2 donne in provincia di Terni. Una vasta operazione nazionale di pedopornografia online nel 2023 ha coinvolto l’Umbria con l’arresto di un perugino che deteneva ingente quantitativo di materiale pedopornografico.
Quanto al cyberbullismo, l’Umbria è apparentemente un’isola felice, grazie anche alla massiccia opera preventiva fatta nelle scuole, ma in realtà secondo la polizia postale ci sarebbero vittime o genitori che non denunciano per svariate rgioni.
Sul fronte della sicurezza cibernetica, si è avuto un calo di attacchi rilevati ad aziende private ed enti pubblici: 110 (di cui 93 in provincia di Perugia e 17 in provincia di Terni) a fronte di 204 nel 2022. In calo anche gli alert diramati, 545 a fronte di 836.
Sul fronte delle truffe online, si segnala un’intensificazione delle attività di contrasto. In particolare, si evidenzia l’incremento dei soggetti sottoposti ad indagine da parte del personale del Centro Operativo di Perugia a fronte di una parità sostanziale di casi trattati rispetto all’anno precedente. Nel 2023 sono stati trattati 412 casi di truffe online (312 in provincia di Perugia, 100 in quella di Terni), con 245 persone indagate. L’importo totale sottratto, come detto, è stato di oltre 3,1 milioni di euro; nel 2022 era invece stato di quasi 3,9 milioni, con una differenza però molto importante tra le due province: in quella di Perugia si è avuto un calo del 40%, mentre in quella di Terni un aumento di oltre l’85%, a fronte di un lievissimo aumento di casi nel Perugino (312 truffe online nel 2023, contro le 307 nel 2022) e di una diminuzione nel Ternano (100 nel 2023, contro 163 nel 2022).
Tra questi casi, a livello di valore la parte da leone lo ha fatto il fenomeno del falso trading online, in aumento. Vale a dire i portali che propongono programmi speculativi, apparentemente redditizi e l’utilizzo di tecniche molto sofisticate per contattare le vittime. Sono stati 89 i casi trattati nella provincia di Perugia con 1.616.417 euro frodati e 16 i casi trattati nella provincia di Terni, con 1.037.588 euro frodati. L’attività investigativa, qualora la denuncia sia tempestiva, prevede l’immediata attivazione dei canali di Cooperazione Internazionale di Polizia, con la richiesta del blocco urgente delle somme versate e l’effettuazione di accertamenti sui flussi finanziari, che normalmente sono destinati all’estero.
Nell’ambito dei reati contro la persona, si segnala l’operazione condotta dal Centro Operativo di Perugia, sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, che ha coinvolto il personale della specialità che ha dato esecuzione a 18 decreti di perquisizione nei confronti di altrettante persone, operative su tutto il territorio nazionale, indagate per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, ricettazione e riciclaggio. Le complesse indagini, avviate a seguito della presentazione di numerose querele da parte delle vittime di truffe “romantiche” e di altri reati, che nel corso di due anni hanno fruttato l’ingente somma di circa 1 milione di euro.