"Azienda solida verso il modello benefit" | Nel 2021 oltre 30 milioni di euro di investimenti
Umbra Acque riduce le perdite degli acquedotti al 44,9% rispetto al 52% del 2018, con un risparmio che vale 5,5 milioni di metri cubi di acqua recuperati negli ultimi 5 anni. Sul piano economico, il patrimonio netto dell’azienda supera i 50 milioni di euro, con un valore residuo della società di quasi 150 milioni.
Sono questi alcuni degli elementi che caratterizzano il bilancio di esercizio 2021 di Umbra Acque, atto approvato all’unanimità per il quinto anno consecutivo dall’assemblea dei soci (30 presenti in rappresentanza del 99,53 % del capitale sociale). La seduta si è svolta nella suggestiva cornice di Palazzo Gallenga, sede dell’Università per Stranieri.
Nel 2021 Umbra Acque ha mantenuto buone performance economiche e realizzato oltre 30 milioni di euro di investimenti nel territorio di competenza (38 comuni e circa 500mila utenti), in linea con la programmazione d’Ambito, malgrado il rallentamento dei cantieri a causa dell’emergenza sanitaria. Continuo è stato l’impegno della società nell’efficientamento della gestione operativa e della qualità del servizio reso all’utenza, come dimostra il miglioramento significativo di tutti gli indici di performance della qualità tecnica e commerciale.
In occasione dell’assemblea è stato presentato per il terzo anno consecutivo, anche il bilancio di sostenibilità redatto secondo gli standard internazionali e certificato dalla società di revisione uscente KPMG. Rinnovato il collegio sindacale e nominata la società di revisione PWC.
Calabrese e la sfida di un’impresa di tipo benefit
“Le azioni intraprese dalla società nell’ultimo esercizio – ha detto il presidente di Umbra Acque, Filippo Calabrese – evidenziano l’attenzione verso la tutela della salute dei dipendenti e delle loro famiglie, la solidarietà, l’attenzione verso gli enti e le associazioni del volontariato o che comunque operano a favore della collettività, la cura dell’ambiente e del patrimonio infrastrutturale affidatoci. La nostra sfida ora è quella di rendere Umbra Acque un’impresa di tipo ‘benefit’ – ha spiegato Calabrese -, società che persegue lo scopo proprio delle società di capitali ma cercando di creare un beneficio che si ripercuote anche su altre categorie di soggetti, quali dipendenti, utenti (quindi cittadini), ambiente, società, garantendo allo stesso tempo all’impresa una maggiore redditività. Con una finalità precisa quindi: – ha concluso il presidente – quella di restituire benefici alla comunità e alla biosfera, eticamente dovuta da concessionari in regime di monopolio naturale”.
Buonfiglio e le prospettive future
“La discussione in sede di bilancio – ha spiegato l’amministratrice delegata Tiziana Buonfiglio – non ha analizzato solo i risultati dell’esercizio 2021, ma ha rivolto l’attenzione degli amministratori e dei soci verso il futuro dell’azienda, consapevoli di rappresentare un solido volano per lo sviluppo dei territori gestiti. Umbra Acque ha dimostrato di essere capace di immaginare nuovi scenari e di saper costruire dei percorsi concreti, trasformando in opportunità anche le sfide più difficili nel segno della sostenibilità. La nostra società attraverso un percorso di miglioramento continuo – ha proseguito l’Ad – ha raggiunto una struttura patrimoniale molto solida, grazie all’acquisizione di un finanziamento di 62 milioni di euro nel luglio 2021 che l’accompagnerà fino al termine della concessione (2031, ndr), ad una gestione dei costi efficiente che, unita a politiche consolidate di accantonamento degli utili, va ad autofinanziare una parte degli investimenti che sono sempre più orientati alla transizione energetica. Fra questi c’è il progetto in corso sulla grande diga del Chiascio, ‘impianto a consumo zero’, che consentirà l’integrazione del sistema idrico in tutta l’Umbria”. L’amministratrice delegata ha infine ricordato che Umbra Acque è stata premiata da Arera con 1,5 milioni “per aver realizzato miglioramenti nella qualità industriale della rete idrica”.