Nonostante le numerose proteste e i continui tagli ai trasferimenti statali, il Comune di Umbertide risulta tra i più virtuosi dell’Umbria in materia di fiscalità locale. Lo dimostra uno studio realizzato per conto della Cna Umbria, che ha analizzato i dati 2013 della fiscalità locale dei 18 maggiori comuni della regione. Tale studio è stato pubblicato sulla stampa ed è consultabile sul sito internet della stessa associazione.
Umbertide risulta quindi, dopo Terni, il Comune con la fiscalità più bassa della regione, che corrisponde a 484 euro per abitante. In merito alle singole entrate tributarie, il Comune di Umbertide si attesta come quarto comune con l’indice più basso sia per l’Imu, che incide per 226 euro per abitante, che per l’addizionale Irpef, pari a 52 euro per abitante.
Per quanto riguarda invece le spese correnti, Umbertide ha registrato un aumento rispetto al 2012 piuttosto contenuto, pari al 5,2%, che corrisponde a 893 euro per abitante, classificandosi tra i sette comuni umbri con la più bassa incidenza per abitante. Sono invece aumentate del 131% le spese in conto capitale, all’interno delle quali figurano le uscite per gli investimenti pubblici, ma, nonostante questo, tale voce pesa su ogni singolo abitante solo per 125 euro, secondo migliore risultato dell’Umbria. Le spese per il personale si sono invece mantenute pressoché costanti rispetto al 2012 (+0,3%), con un’incidenza pari a 225 euro per abitante.
Umbertide è tra i Comuni umbri con la più bassa pressione fiscale
Mer, 09/04/2014 - 17:59