Taglio del nastro in mattinata alla presenza della presidente Tesei, di tante istituzioni e cittadini | Il Municipio è stato interessato da adeguamento sismico, efficientamento energetico e abbattimento delle barriere architettoniche per un importo complessivo di 2,4 milioni
Taglio del nastro – nella mattinata di martedì 6 luglio – per il Palazzo Comunale di Umbertide, che ha visto riaprire il suo storico portone affacciato sulla centralissima piazza Matteotti.
All’inaugurazione del “rinnovato” Municipio, hanno preso parte il sindaco Luca Carizia e la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei , tra gli altri, il prefetto di Perugia Armando Gradone, il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Marco Squarta, il vescovo di Gubbio monsignor Luciano Paolucci Bedini, i membri della Giunta, del Consiglio e dell’Amministrazione comunale, oltre a rappresentanti della vita socio-economica cittadina, delle associazioni e tanti umbertidesi.
Il Palazzo Comunale è stato interessato negli ultimi cinque anni da lavori di adeguamento sismico, efficientamento energetico ed abbattimento delle barriere architettoniche per un importo complessivo di 2,4 milioni di euro provenienti da fondi statali, regionali e da risorse del bilancio comunale per 870mila euro.
La cerimonia è stata aperta dal saluto del sindaco Carizia a tutti i presenti. Successivamente è stata la volta dell’Inno Nazionale eseguito dagli allievi della scuola di musica “I Concertisti” diretti dai maestri Gianfranco Contadini e Sara Bonucci. Subito dopo il vescovo Paolucci Bedini ha impartito la benedizione. Al termine del breve rito religioso è avvenuto l’emozionante taglio del nastro e la visita al “piano nobile” del Municipio.
“Oggi è un giorno di festa per tutta la nostra comunità – ha affermato Carizia – Dopo cinque anni di lavori la casa degli umbertidesi torna a essere aperta a tutti. Da oggi i nostri concittadini possono contare su una struttura più bella e accogliente che coniuga in sé bellezza e forza di antico e moderno. Un sentito ringraziamento va ai tecnici comunali, progettisti, ditte e tutti coloro che a vario titolo si sono impegnati nella ristrutturazione del nostro Palazzo Comunale. Questa cerimonia inaugurale, la più importante del mio mandato di sindaco, abbiamo voluto effettuarla in un periodo della nostra storia molto particolare. Vogliamo lanciare un messaggio di speranza verso il futuro e di graduale ritorno alla normalità”.
“E’ un onore partecipare a questo evento così importante all’interno di un Palazzo Comunale così bello dopo gli interventi di ristrutturazione – ha detto la presidente Tesei – E’ un bel ritorno alla normalità. Un augurio sentito va all’Amministrazione e a tutti i cittadini di Umbertide, perché il futuro sia migliore dei mesi che abbiamo passato e che sono stati molto impegnativi”.
“Dopo i mesi dell’emergenza il nostro è diventato un Paese migliore – ha dichiarato il prefetto Gradone – Le Amministrazioni locali sono stati dei baluardi nel corso del periodo dell’emergenza e bisogna mettere i sindaci nelle condizioni di lavorare per il bene comune con più strumenti, risorse professionali e norme più semplici. C’è stata una riscoperta delle istituzioni come elemento fondamentale per la crescita di un Paese”.
Conclusi gli interventi istituzionali è stata la volta di Monsignor Pietro Vispi che ha compiuto un excursus sulla storia del Palazzo Comunale presentando la sua ultima opera “Le pietre parlanti” e dell’ingegner Leonardo Locchi, uno dei tecnici che ha seguito la progettazione ed esecuzione degli interventi. Al termine della cerimonia è stato compiuto un tour all’interno delle varie stanze del Municipio.
La storia del Palazzo comunale
Costruito da Uguccione dei marchesi Bourbon di Sorbello nel 1720 sulle vecchie case del Terziere di Mezzo, abbattute per allargare l’edificio a proprio uso. Nel XIX secolo passò alla famiglia Mavarelli che, nel 1841, stipulò un contratto di enfiteusi perpetua cedendolo per la residenza municipale. Nel 1923 fu apportata al palazzo qualche modifica interna e deliberata l’affrancazione dal canone enfiteutico: per tale operazione furono stanziate 70mila lire. .
Il bombardamento aereo del 25 aprile 1944 risparmiò questa costruzione, che tuttavia fu seriamente danneggiata in molte parti da eventi bellici. Nel dopoguerra si provvide alla riparazione di tutti i locali e a restaurare le volte affrescate al primo piano per una spesa totale di 1 milione e mezzo di lire. Per le sue condizioni di degrado e pericolosità il 21 settembre 1981 iniziarono i lavori di restauro e consolidamento, ultimati il 10 novembre 1984. Dal 2015 sono iniziati i lavori che hanno riguardato il consolidamento sismico, l’efficientamento energetico e l’abbattimento delle barriere architettoniche, conclusisi nella primavera del 2021.
Durante i lavori di miglioramento sismico sono stati rinvenuti alcuni reperti. Tra tutti i più interessanti sono sicuramente alcune tessere di un pavimento in cotto che si trovano esposte al piano nobile del palazzo comunale all’interno di una teca. Il graduale ritorno degli uffici e dei servizi nella Residenza Municipale – che a causa dei lavori erano stati trasferiti in altre sedi – è iniziato gradualmente nel mese di ottobre 2020 ed è terminato nel mese di aprile con il ritorno della Farmacia Comunale 1 nella sua storica sede di piazza Matteotti.
[foto taglio del nastro di Paolo Ippoliti]