Sara Cipriani
Non si ferma l’Umbria nella realizzazione della rete pubblica in fibra ottica. Non si ferma e neanche rallenta di fronte ai vari cambi di passo delle Grandi Istituzioni, alle riduzioni di finanziamenti e alle successive promesse di ripristino: l’impegno è preso e il progetto segue ormai i suoi step di avanzamento.
E continua nella sua evoluzione aggiungendo nodi importanti come quello di Umbertide con un progetto presentato ieri mattina nella Sala del Consiglio dal sindaco Marco Locchi, l'assessore regionale Stefano Vinti, l’amministratore Brunello Castellani e dell'ing. Maria Presenza di CentralCom ad alcuni rappresentanti delle aziende del territorio.
Un servizio per PA e cittadino – A dare il via al consesso il Primo cittadino Locchi che ha evidenziato quali potranno essere le ricadute positive della realizzazione di un’infrastruttura per la banda larga sul territorio: “E' indispensabile andare verso l'ammodernamento della Pubblica Amministrazione, lo snellimento delle procedure, la sburocratizzazione, l'accorciamento della distanza tra cittadino ed Ente pubblico – ha affermato il sindaco Locchi – Non è un obbiettivo facile da raggiungere ma si tratta di un servizio a vantaggio non solo della Pubblica Amministrazione ma anche e soprattutto dei cittadini e delle imprese”
Le infrastrutture per lo sviluppo – A seguire l’intervento di Brunello Castellani, amministratore di CentralCom Spa, l’azienda partecipata da Regione e 5 comuni umbri, che si occupa della realizzazione della rete: “L'intervento della Regione è finalizzato a indirizzare risorse comunitarie verso progetti di infrastrutturazione in grado di colmare il grave ritardo del nostro Paese rispetto all'Europa – ha detto Castellani – dotare la regione di una rete pubblica a banda larga e larghissima significa modernizzare il sistema pubblico e favorire lo sviluppo del sistema produttivo”
Cosa succede a Umbertide e in Umbria – La spiegazione tecnica del progetto è stata invece lasciata all’ing. Presenza, CentralCom. Il comune di Umbertide è attualmente interessato tra 3 progetti di infrastrutturazione, finanziati dalla Regione con fondi comunitari e attuati da CentralCom nell’ambito del Piano Telematico Regionale:
“Il Paese non può andare avanti così” – Le conclusioni e le valutazioni politiche, così come i prossimi step di realizzazione del progetto di copertura digitale dell’Umbria sono state lasciate all’assessore regionale alle Infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti, che non si è risparmiato critiche per gli esigui sforzi economici che il Governo sta facendo nel processo di digitalizzazione della Penisola: “Sono qui a denunciare il fatto che il Paese non può andare avanti così. Se pensiamo che la Francia ha approvato investimenti pubblici per circa 20 miliardi di euro nella banda larga e ultralarga e l’Italia solo 250 milioni, a cui ieri ne sono stati sottratti 20 con una variazione al Decreto del fare, si capisce che il sistema non potrà andare avanti ancora per molto. La Regione si sta comunque impegnando a fare tutto quanto necessario: ne è esempio l’investimento pubblico approvato su Umbertide che è uno dei nodi centrali della rete pubblica con la quale noi cerchiamo di offrire agli operatori un abbassamento dei costi al fine di servire le nostre comunità” L’assessore ha poi continuato enunciando i prossimi step di realizzazione del progetto nel suo complesso, che a fine lavori avrà coperto un valore complessivo di investimento pubblico di circa 50 milioni di euro:
“Solo altre due altre regioni italiane sono dotate di una legge così complessa come quella sulle infrastrutture tecnologiche. La nostra parte da un principio fondamentale: l’Art. 1 sancisce infatti che l’accesso alla rete in Umbria è un diritto.”
“Diritto che va rivendicato”, continua Vinti, perchè garantisce due aspetti fondamentali della vita del Paese, uno sviluppo economico veloce e produttivo e una democrazia più diffusa e partecipata. In questo CentralCom e Regione si stanno già adoperando con il progetto Digitaldivide.Umbria strumento che permette ai cittadini umbri di segnalare la mancanza di copretura di rete o carenza di banda, al fine di ottimizzare gli sforzi e le azioni di realizzazione delle infrastrutture da parte della PA.