“Siamo contrari al pagamento dell’Imu sui terreni agricoli montani perché significherebbe mettere in difficoltà famiglie e aziende del nostro territorio”. E’ quanto affermano il sindaco Marco Locchi e l’assessore ai Tributi Cinzia Montanucci in merito al provvedimento che sta predisponendo il Ministero dell’Economia, in attuazione del decreto legge 66/2014, con il quale verrà modificata la disciplina Imu sui terreni agricoli imponendo il pagamento di tale tributo anche ai proprietari di terreni in zone oggi classificate come montane, finora escluse da questa imposta.
Secondo la nuova normativa, a cambiare è la modalità di classificazione dei Comuni che verranno distinti sulla base dell’altitudine del centro storico e non più attraverso una media generale riferita a tutto il territorio comunale. In questo modo Umbertide, avendo il centro storico a 247 m s.l.m., non rientrerebbe né tra i comuni esentati dal pagamento dell’Imu sui terreni agricoli (sopra i 600 m), né tra quelli per i quali sono previsti esoneri per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali (tra 281 e 600 m).
“Le nuove regole per l’applicazione dell’Imu sui terreni non tengono conto dell’estensione territoriale dei Comuni e dell’eventuale presenza di zone montane – hanno affermato ancora il sindaco Locchi e l’assessore Montanucci – Con l’entrata in vigore del nuovo provvedimento dovremo far pagare l’Imu su tutti i terreni agricoli, coltivati o incolti che siano, anche se si tratta di piccoli appezzamenti. A rimetterci non saranno soltanto i cittadini fino ad oggi esenti dal pagamento dell’Imu, ma anche il Comune dal momento che subirà un ulteriore taglio ai trasferimenti statali a fronte del presunto – e quindi non necessariamente reale – aumento delle entrate tributarie. Per questi motivi – hanno concluso – invitiamo il Governo a rivedere la norma al fine di non penalizzare i territori montani”.