E’ stata inaugurata venerdì 4 aprile, alla presenza dell’Amministrazione Comunale, del Gal Alta Umbria e della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Umbria, la mostra permanente dei Bronzetti di Monte Acuto, anteprima della sezione archeologica che verrà allestita presso il Museo di Santa Croce entro l’autunno. L’iniziativa rientra nel progetto di valorizzazione del patrimonio archeologico del territorio finanziato dal Gal Alta Umbria per un importo pari a 47.700 euro che ha coinvolto i Comuni di Umbertide e Montone con il fine di potenziare i due musei cittadini – rispettivamente di Santa Croce e San Francesco – attraverso l’allestimento di due nuove esposizioni legate ai reperti archeologici provenienti dai due territori. Inoltre è prevista anche la realizzazione di percorsi di hiking, vale a dire trekking della durata di poche ore, che porteranno alla scoperta dei siti dove sono stati rinvenuti i preziosi reperti.
Per anni conservati presso la Soprintendenza archeologica dell’Umbria di Perugia, finalmente i famosi Bronzetti sono tornati a casa; si tratta di piccole statue votive dalle forme antropomorfe ed animali risalenti al VI-IV sec. a. C. rinvenute durante gli scavi che hanno interessato il sito di Monte Acuto tra il 1986 e il 1995. Qui è stata ipotizzata l’esistenza, a partire dal VI secolo a.c., di un santuario, dal momento che sono state identificate tracce di un impianto sacrale completo con zona sacrificale, area sacra e stipe votiva, una fossa scavata nella roccia profonda circa 4 metri, dove sono stati rinvenuti i bronzetti per un totale di circa 1.800 pezzi (a cui va aggiunto un numero imprecisato di reperti trafugati da scavatori clandestini).
Gli ex voto venivano donati ad una non meglio precisata divinità, probabilmente agricolo-pastorale, per invocarne la protezione; per questo sono principalmente raffigurazioni stilizzate a figura umana (oranti maschili e femminili, guerrieri e Marti), e a figura animale (suini, bovini, ovini e caprini), ma anche ex voto anatomici (principalmente arti). I Bronzetti sono stati realizzati a fusione e con rifiniture a lima, sono essenziali e schematici con la semplice indicazione di dettagli anatomici e rappresentano una tipologia della piccola plastica in bronzo espressione di una società povera basata su agricoltura e pastorizia. Oltre ai Bronzetti, nella costituenda sezione archeologica del Museo di Santa Croce sono esposti anche una collezione di monete di età ellenistica e romana e materiali ceramici risalenti al XIII-X sec. a. C. Quando la sezione verrà completata, entro il prossimo autunno, sarà possibile ammirare anche urne cinerarie etrusche, reperti dell’antica civiltà degli Umbri e materiale di epoca romana comprendente frammenti di pittura parietale, pavimentazioni, olle, ceramiche e monete.