Armi alla Polizia Municipale, a Umbertide inizia l’iter per modificare il regolamento. Su proposta dell’assessore competente Francesco Cenciarini, con la delibera della Giunta comunale numero 9 del 17 luglio scorso, l’amministrazione di Umbertide – con parere favorevole unanime – ha dato incarico al comandante Gabriele Tacchia di predisporre le modifiche al testo del regolamento di Polizia Municipale n. 178 del 25/07/2008, prevedendo espressamente l’armamento del Corpo, e che tali modifiche vengano portate all’attenzione della Giunta per la successiva presentazione al Consiglio comunale.
Inoltre, successivamente alla modifica del regolamento comunale, saranno avviate le procedure dirette all’accertamento dell’idoneità all’armamento e di addestramento del personale. Solo dopo l’atto prevede che l’arma venga assegnata in via continuativa agli agenti impegnati nei servizi di controllo e pattugliamento e, progressivamente, a tutti gli altri componenti che svolgono prevalentemente attività di ufficio o di sportello. La delibera prevede che l’arma sarà assegnata unicamente ai soggetti che risulteranno idonei a seguito di uno specifico corso di formazione presso il poligono di tiro di Perugia.
“E’ il primo atto vero ed importante che la cittadinanza aspettava da tempo – commenta il sindaco Luca Carizia – Nel nostro programma era uno dei punti essenziali riguardanti la sicurezza. Armare la Polizia Municipale vuol dire dare agli agenti tutti gli strumenti necessari per far bene il proprio lavoro e svolgere al meglio ogni funzione”.
“Seppur ci siamo insediati da meno di un mese – afferma l’assessore alla Polizia Municipale Francesco Cenciarini -, possiamo già vantare piccoli ma importanti traguardi. Sono partiti i controlli delle residenze, stiamo avviando l’istituzione di un tavolo semestrale con il nuovo prefetto, al quale presto sottoporremo anche i documenti relativi alla costruzione del Centro culturale islamico. Inoltre, stiamo procedendo senza sosta, nell’ascolto diretto delle problematiche cittadine. Armare la Polizia Municipale è un atto dovuto, considerato che eravamo rimasti uno tra gli ultimi Comuni a non aver adottato la procedura. Crediamo nella sicurezza cittadina e nel rispetto delle forze dell’ordine. Non possono essere considerati ‘impiegati di ufficio’, avendo altre mansioni riconosciute dalla legge”.