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Umbertide festeggia il Primo Maggio e ricorda Luca D'Aversa e Margherita Peccati

Umbertide ha festeggiato oggi il 1° Maggio, festa dei lavoratori. Alla manifestazione, che è stata spostata al pomeriggio per evitare la concomitanza con la festa nazionale di Cgil, Cisl e Uil che quest'anno si è tenuta a Perugia, hanno partecipato il sindaco f.f. Marco Locchi, membri della Giunta e del Consiglio Comunale di Umbertide; presente anche l'on. Giampiero Giulietti.
Il ricordo – Per Umbertide è stata l'occasione per rendere omaggio ai familiari di Margherita Peccati, una delle due dipendenti della Regione uccise nella tragedia del Broletto, ma anche per ricordare con affetto Luca D'Aversa, il 22enne umbertidese morto in seguito ad un incidente stradale mentre si stava recando al lavoro al quale amici e familiari hanno dato l'estremo saluto proprio questa mattina. Così gli amici hanno deciso di prendere parte al corteo con uno striscione in ricordo di Luca, giovane impegnato, sempre schierato dalla parte dei più deboli, fervido sostenitore dei valori del Primo Maggio .
Il corteo – Come da tradizione il corteo, aperto da numerosi mezzi agricoli ed industriali ed accompagnato dalle note della banda “Città di Umbertide” diretta dal maestro Galliano Cerrini, si è mosso da piazza Gramsci per percorrere le vie principali della città e giungere in piazza Matteotti dove si è tenuto il comizio. Sul palco sono saliti il segretario regionale della Cgil Mario Bravi, il responsabile della Cgil per l'Alta Valle del Tevere Alessandro Piergentili, il sindaco f.f. Marco Locchi e Simone Polverini della Camera del Lavoro di Umbertide.
Le dichiarazioni – Ad aprire gli interventi è stato Alessandro Piergentili che ha ricordato come ad Umbertide la Festa del Primo Maggio sia ancora molto radicata ed ha ringraziato la grande partecipazione dei cittadini e la disponibilità delle aziende a mettere in mostra i propri mezzi, nonostante l'insolita edizione pomeridiana. “E' attraverso il lavoro e la sua valorizzazione – ha detto infine – che l'Umbria e tutto il Paese possono uscire dalla grave crisi morale, politica ed economica”.
Poi la parola è passata al sindaco f.f. Marco Locchi che dopo essersi associato ai ringraziamenti di Piergentili, ha espresso la sua vicinanza nei confronti dei familiari delle due dipendenti della Regione ed in particolare dei genitori di Margherita Peccati, che abitano ad Umbertide, e delle famiglie di tutte le vittime sul lavoro “perchè nel 2013 – ha detto – non si può ancora morire sui luoghi di lavoro”. Poi il primo cittadino ha ricordato Luca, “un ragazzo giovanissimo che sarebbe stato sicuramente oggi qui in questa piazza e fino a tardi a suonare e a divertirsi con gli amici come faceva tutti gli anni. – ha detto – Era in piazza il giorno del 25 Aprile a festeggiare con tutti noi la giornata della Liberazione e quindi voglio manifestare da questo palco insieme a tutti voi la nostra vicinanza alla famiglia e ai tantissimi amici”.
La sparatoria a Palazzo Chigi – Un pensiero è stato rivolto anche ai due carabinieri feriti qualche giorno fa in piazza Montecitorio e all'Arma dei carabinieri “che si trova spesso a pagare con il sangue il ruolo di difesa delle istituzioni repubblicane e dell'ordine pubblico. Mai come oggi dobbiamo mettere al centro di questa giornata il tema del lavoro e della difesa del lavoro – ha continuato poi il sindaco f.f. Locchi – in un momento in cui il nostro paese registra quasi 4 milioni di disoccupati, una cifra impressionante che colpisce soprattutto donne e giovani, costretti ad emigrare come si faceva all'inizio del '900.
Questo non lo possiamo accettare; allora, tutti insieme, sindacato, partiti, associazioni, amministrazioni locali, cittadini, dobbiamo impegnarci sempre di più per superare questo difficile momento che il nostro Paese sta attraversando, dobbiamo trasmettere segnali di fiducia in una situazione così complicata per tutti. Anche qui nel nostro territorio la situazione delle aziende è grave: il fiore all'occhiello dell'economia umbra si sta sfaldando ed è vicino al collasso, rischiamo di perdere un patrimonio accumulato in anni e anni di duro lavoro.
Noi come Amministrazione Comunale cerchiamo di dare il massimo, di dare nuovo ossigeno alle imprese attraverso lo sblocco dei pagamenti. Ma non è sufficiente: dobbiamo allentare ulteriormente il patto di stabilità, non è possibile che le Amministrazioni comunali chiudano con un avanzo di gestione e le imprese muoiano. Noi stiamo facendo di tutto per allentare questa situazione, accorciare i tempi di pagamento, sottoscrivere mutui per pagare le imprese. Il nuovo governo deve rispondere anche a questi quesiti in termini concreti, con una politica vera che tenga conto di tutti i problemi dei cittadini. Si fa presto a dire stoppiamo l'Imu ma poi i soldi ai Comuni chi li dà? Lo stato garantirà per il trasferimento dei fondi corrispondenti o saremo costretti ad alzare le tasse?
Noi tutti vogliamo un governo stabile che affronti prima di tutti le questioni legate al lavoro alla disoccupazione, perchè un uomo che non ha lavoro non è libero. E allora che questo Primo Maggio che vede un nuovo governo in azione, rappresenti veramente lo spartiacque, l'inizio di una nuova fase di ripresa del nostro Paese e dei nostri territori, una fase di ricostruzione che partendo dai principi fondativi della nostra Costituzione metta al centro dei valori cardine della costituzione stessa di democrazia, uguaglianza e giustizia sociale il tema del lavoro. Tutti sappiamo che sarà un percorso difficile, ma io credo che, così come fummo capaci di fare nell'immediato dopoguerra, anche oggi riusciremo a dare una nuova spinta ed una nuova forza al nostro Paese”.

Le parole di Bravi – Poi Simone Polverini ha letto alcune parole in ricordo di Luca D'Aversa, dopodichè il segretario regionale della Cgil Mario Bravi ha chiuso gli interventi. “L'elemento vitale del Primo Maggio sta non solo nell'esprimere tutta la rabbia e il dolore per le ingiustizie che ci sono nel mondo, ma anche nel dare una speranza di cambiamento”, ha detto Bravi che ha ricordato le priorità che la Cgil ha sottoposto al nuovo Governo in tema di lavoro: creare occupazione soprattutto per i più giovani, risolvere la questione degli esodati, rifinanziare la cassintegrazione, allentare la pressione fiscale e favorire una ridistribuzione della ricchezza.
La giornata si è conclusa con la deposizione di un mazzo di fiori ai piedi del monumento dedicato ai Caduti del lavoro.

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