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Umbertide, dopo nove mesi su una sedia a rotelle prende un caffè al bancone del bar

Era da nove mesi che non provava il piacere di bere un caffè al bar, di assaporarne l'aroma stando in piedi, al bancone, come fanno tutti. E invece Michele Storuni, 25enne di Fano, da novembre costretto su una sedia a rotelle a causa di una lesione al midollo spinale, ce l'ha fatta; con l'aiuto dell'esoscheletro “Ekso”, da un anno in dotazione all'istituto di riabilitazione Prosperius Tiberino, ha attraversato piazza Matteotti ed è entrato al bar dove, dopo tanto tempo, ha consumato un caffè al bancone, tra la commozione dei familiari e la soddisfazione di operatori e dirigenti sanitari. Ad assistere Michele in quella che è stata una delle più belle giornate dalla sua vita, il direttore sanitario dell'istituto Prosperius dott. Marco Caserio, il responsabile dell'area neurologica dott. Paolo Milia e il sindaco Marco Locchi. “E' un'esperienza bellissima – ha detto emozionato il giovane – fino a poco tempo fa non avrei mai immaginato di poter prendere di nuovo un caffè al bancone di un bar”.

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Michele è arrivato all'istituto Prosperius il primo luglio scorso e da allora ha fatto passi da gigante, grazie soprattutto all'esoscheletro Ekso che dal giugno 2012 è stato utilizzato su una quarantina di pazienti. Ekso, prodotto dall'azienda californiana “Ekso Bionics”, è una sorta di tuta indossabile con busto e arti inferiori che consente a chi è costretto su una sedia a rotelle di mettersi in piedi e di tornare a camminare. Quello in dotazione all'istituto Prosperius, il primo in Europa ed unico al mondo per le sue caratteristiche, è stato utilizzato soprattutto per la riabilitazione di pazienti paraplegici ma ultimamente viene applicato anche per pazienti affetti da altre patologie neurologiche con deficit motorio come l'ictus e la sclerosi multipla.
“Nel suo primo anno di vita l'esoscheletro Ekso è stato utilizzato per la riabilitazione di circa 40 pazienti con ottimi risultati. – ha dichiarato il direttore sanitario Caserio – la possibilità di rimettersi in piedi dopo tanto tempo apporta infatti benefici non solo fisici, legati alla riattivazione della muscolatura, ma anche biologici e psicologici. Il nostro obbiettivo è quello di utilizzare l'esoscheletro per la riabilitazione di un numero sempre maggiore e variegato di patologie neurologiche”.
“Rispetto alla versione del 2012 l'esoscheletro in dotazione all'Istituto Prosperius si è evoluto. – ha spiegato il dott. Milia – Il suo software è stato infatti aggiornato e dotato di un sistema chiamato 'Variable assist' che consente di calcolare la capacità motoria del paziente e di attivare il supporto necessario”.
“L'utilizzo dell'esoscheletro Ekso ha permesso all'Istituto Prosperius Tiberino e ad Umbertide di diventare un polo d'eccellenza nel campo della riabilitazione- ha aggiunto il sindaco Locchi – è un onore avere a disposizione nella nostra città tecnologie così all'avanguardia che ci rendono unici al mondo in grado di riaccendere la speranza in chi è costretto a vivere su una sedia a rotelle”.

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