Il Comune di Umbertide, dopo la definitiva vittoria al Consiglio di Stato nella battaglia per affermare il principio di precauzione, volto alla protezione della salute dei cittadini dai rischi dell’inquinamento elettromagnetico, intende ora applicare il proprio regolamento, che consente la ricerca di siti alternativi, in questo caso, per l’antenna di via dei Patrioti.
Era il lontano 2002 quando, vigendo il Decreto Gasparri (D.lgs 198/2002), le localizzazioni delle opere funzionali agli impianti di telefonia mobile erano considerate “strategiche”, e perciò difficilmente contestabili; era anche difficile, di conseguenza, trovare un accordo con il Gestore per un posizionamento migliore di antenne e ripetitori i quali, come noto, emanano onde elettromagnetiche potenzialmente dannose per la salute. Si opponevano infatti esigenze tecniche di copertura della rete che impedivano qualsiasi dialogo anche quando si potevano ipotizzare siti alternativi, comunque più sicuri per il principio europeo di “precauzione”, secondo cui tali onde devono essere assorbite il meno possibile dalla popolazione.
Da un po’ di tempo, a Umbertide, si era anche costituito un battagliero Comitato che aveva raccolto numerose firme e consegnato all’Amministrazione comunale una petizione per lo spostamento del ripetitore Tim di Via dei Patrioti, posto proprio in mezzo all’abitato e quindi uno di quelli assoggettabili a quel principio di cautela e di prevenzione.
Circa 8 anni fa il Comune di Umbertide scelse di ascoltare la voce dei cittadini e decise di riscrivere il proprio regolamento sulla telefonia mobile, prevedendo al suo interno divieti “puntuali” per i quali l’installazione delle antenne non era consentita. Il regolamento venne tuttavia contestato e disconosciuto da più Gestori, da quelli in particolare che chiedevano di continuare a poter installare altri apparecchi nel territorio. Il Comune, sicuro nel difendere il proprio operato, oppose un fermo diniego, contestato dai Gestori dinanzi al TAR dell’Umbria il quale, però, rigettò il ricorso di quest’ultimi. Nel 2015 seguì un nuovo ricorso (in appello) al Consiglio di Stato che, ancora respinto, confermò la sentenza del TAR, dando ragione al Comune e legittimando, di fatto, le previsioni regolamentari che stabiliscono divieti per l’installazione di nuove antenne e procedimenti concertativi per la delocalizzazione di impianti (come quello di via dei Patrioti).
Dopo una lunga e tenace battaglia che ha visto fianco a fianco istituzioni e cittadini, il Comune ha dunque avviato tali procedimenti, sollecitando più volte il Gestore ad intraprendere tutte le iniziative previste dal nuovo regolamento per la delocalizzazione dell’antenna di Via dei Patrioti. “Si auspica, a questo punto, – dichiara l’Ente umbertidese – che il Gestore voglia offrire tutta la sua più leale collaborazione rispettando le citate procedure, vincolanti sia per il Comune stesso che per il Gestore, e con le quali si potranno attuare le migliori scelte per tutelare precauzionalmente la salute dei cittadini di Umbertide per i prossimi anni”.