Personale del nucleo investigativo del corpo forestale dello Stato, insieme agli agenti del comando della stazione di Umbertide, nei giorni scorsi, hanno individuato due uomini che avevano posizionato, in una zona particolarmente impervia e isolata nelle vicinanze di Montecorona, dei “lacci d'acciaio”, utili a catturarefauna selvatica, ed in particolare cinghiali. L'operazione si è svolta all'interno dell'intensa attività di indagine finalizzata alla repressione dei fenomeni di bracconaggio, piuttosto frequenti nei bodchi e negli ambienti rurali umbertidesi.
I due bracconieri, entrambi residenti nel comune di Umbertide, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per violazioni alla normativa sulla caccia per aver cacciato con mezzi non consentiti e in periodo di divieto generale; ora rischiano l’arresto da tre mesi a un anno o un’ammenda fino a duemilacinquecento euro. A carico dei due, che abitualmente esercitano la caccia al cinghiale insieme ad una squadra del posto, è stato effettuato il sequestro penale dei due lacci.
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