Una banda di ladre tutta al femminile è stata denunciata, alcuni giorni fa, dai Carabinieri della Stazione di Umbertide. Le tre donne, di etnia Rom, sono state notate dagli stessi abitanti nei pressi delle palazzine del centro di Umbertide. Appena intuito il loro fare sospetto, i cittadini del luogo hanno immediatamente provveduto a segnalarlo al 112. Sul posto è arrivata quindi una pattuglia della locale Stazione che, messasi alla ricerca delle donne, le ha subito localizzate poco lontano a bordo di una Fiat Stilo. Una volta bloccate, ai Carabinieri è subito sorto il sospetto che le tre, in effetti, si trovassero ad Umbertide per commettere dei furti negli appartamenti. La perquisizione dell’auto ha confermato questi sospetti. Al suo interno sono infatti stati rinvenuti cacciaviti ed altri arnesi da scasso. Dal sopralluogo effettuato nei pressi dello stabile dove erano state notate, è stato inoltre accertato che il portone di ingresso era già stato forzato.
Condotte in caserma e sottoposte a foto segnaletiche per l’identificazione, è emerso che due delle tre donne, di 23 e 28 anni, di cui una in stato interessante, avevano già un ricco curriculum criminale. Queste, infatti, erano già state arrestate o denunciate diverse decine di volte in tutto il territorio nazionale, e quasi sempre per furto in appartamento.
La terza donna fermata, una ragazzina di appena 13 anni, per cui non imputabile, è risultata anche lei coinvolta, nell’ultimo anno, in ben cinque furti.
L’auto, intestata ad un italiano residente nel nord Italia, è risultata inoltre priva di copertura assicurativa. Sul parabrezza era sì esposto un tagliando, ma contraffatto: per questo motivo il veicolo è stato sequestrato.
Le due maggiorenni dovranno ora rispondere di tentato furto aggravato, possesso di attrezzi da scasso e, la sola 28enne, di falso materiale. La minore è stata affidata ad una casa famiglia.
Per tutte è stata proposta la misura di prevenzione del divieto di ritorno nel Comune di Umbertide.
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