Quindici tifosi sottoposti a Daspo, denunce e un bar chiaro. E’ stato solo il Coronavirus a ritardare l’applicazione delle misure, disposte dal Questore della Provincia di Terni, nei confronti di numerosi ultras della Ternana.
I 15 DASPO sono stati emanati a seguito dei fatti accaduti lo scorso 23 ottobre, al termine della partita Ternana – Avellino.
Le sanzioni amministrative e la chiusura del bar (quello dello stadio) sono state irrogate per fatti commessi a partire dalla partita Ternana – Rende dello scorso 19 gennaio.
Fatti che si sono ripetuti anche negli incontri di calcio successivi fino alla sospensione, causata dalla pandemia, del campionato in corso.
In relazione ai DASPO, i fatti che li hanno originati risalgono allo scorso 23 ottobre, al termine dell’incontro di calcio Ternana – Avellino, quando un gruppo di ultras locali ha tentato di aggredire il convoglio dei tifosi avellinesi in uscita dal settore ospiti.
Il gruppo, percorrendo in corteo via di Porta Sant’Angelo, travisato ed armato di aste, si è diretto in Piazzale dell’Acciaio, dove ha fatto esplodere un petardo ed acceso fumogeni.
In quel momento, i tifosi irpini non erano ancora stati fatti uscire dallo stadio e la Polizia di Stato è intervenuta.
Ma la reazione di una parte dei facinorosi, prima di disperdersi nel fuggi-fuggi generale, è stata quella di scagliarsi contro il mezzo della polizia, danneggiandolo.
L’indagine della DIGOS, seguita personalmente dal Procuratore della Repubblica, il dr. Alberto Liguori e coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Terni, la dr.ssa Camilla Coraggio, ha dato, in poco tempo, un nome ed un cognome ai volti travisati: si tratta di ultras ternani di età compresa fra i 17 ed i 40 anni, riconosciuti nonostante il mascheramento.
Nei loro confronti – segnalati, a vario titolo, per i reati di resistenza aggravata, danneggiamento aggravato e travisamento – il Questore della Provincia di Terni ha disposto la misura del DASPO, di durata variabile da un minimo di 1 anno fino ad un massimo di 10 anni per i plurirecidivi. Tra questi, 2 elementi arrestati per spaccio di stupefacenti nell’ambito dell’operazione “White Bridge”.
Le sanzioni amministrative scaturiscono invece dal corteo non autorizzato che, in occasione di Ternana – Rende aveva creato notevoli problemi. Il traffico era stato messo in serio pericolo, così come l’incolumità sia dei passanti, degli automobilisti e gli stessi ultras.
Incuranti delle norme del Codice della Strada, avevano occupato le due carreggiate di una strada ad alta densità di traffico come quella di Viale dello Stadio.
Tra i partecipanti al corteo, diversi ultras recidivi, in quanto già colpiti da precedenti misure; in totale, sono state irrogate 16 sanzioni amministrative, da 1.333 euro ciascuna, per aver ostacolato la libera circolazione.
Nell’ambito delle misure di prevenzione, il Questore di Terni ha disposto, ex art. 100 TULPS, la sospensione della licenza, per la durata di 15 giorni, nei confronti di un bar.
Nel corso del tempo il locale era diventato, soprattutto in concomitanza degli incontri di calcio al Liberati, luogo di ritrovo di ultras e di persone con precedenti di polizia.
Con la ripresa del campionato di calcio, dopo la forzata sospensione dovuta alla pandemia da COVID-19, la Questura di Terni attuerà controlli capillari del territorio per prevenire assembramenti di tifosi che contravvengono al distanziamento sociale.