La domanda è retorica, perché nessuno ha dubbi (ma è sempre meglio un cauto ottimismo) rispetto alle promesse del sindaco Stefano Bandecchi e del vicesindaco, Riccardo Corridore: “Se entro il 12 luglio – era stato annunciato prima dallo stesso Bandecchi, poi direttamente da Prisciano nell’ambito dell’incontro con i cittadini di Riccardo Corridore e l’assessore Sergio Cardinali – la situazione delle vibrazioni nella zona est della città non cambierà, scatterà una diffida ufficiale ad Arvedi Ast che avrà ulteriori 10 giorni di tempo, quindi il 22 luglio, per mettersi in regola. Qualora i parametri non rientrino, il 23 scatterà un’ordinanza di limitazione alla produzione industriale”. TO ha avuto modo di verificare che la situazione delle vibrazioni non è assolutamente cambiata, quindi la diffida dovrebbe partire d’ufficio. Si attende dunque che, nelle prossime ore, venga formalizzata la diffida.
Stefano Bandecchi si è dimostrato da sempre molto sensibile rispetto alla tematica ambientalista e al ‘Caso Terni’, tanto che ha rinnovato la vecchia ordinanza riguardante il divieto di coltivazione e allevamento nell’area di Prisciano, dove c’è una concentrazione di nichel da competizione mondiale. L’impegno è fattivo e si è concretizzato anche nella concertazione di tavoli tecnici con Arpa e Usl, gli enti preposti ai controlli sulle questioni relative all’inquinamento e alla presenza di sostanze potenzialmente nocive alla salute degli esseri viventi. Proprio nei prossimi giorni sono in programma ulteriori incontri per fare un punto della situazione e verificare che il cronoprogramma degli interventi promessi da Arvedi-Ast venga rispettato.
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