Ue, Meloni: "A Fitto ruolo peso perché l'Italia vale, impariamo la lezione" - Tuttoggi.info

Ue, Meloni: “A Fitto ruolo peso perché l’Italia vale, impariamo la lezione”

tecnical

Ue, Meloni: “A Fitto ruolo peso perché l’Italia vale, impariamo la lezione”

Mar, 17/09/2024 - 21:03

Condividi su:


(Adnkronos) - "L'Italia è una nazione che conta". E' quanto ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite di 'Cinque minuti' su Rai1, commentando la squadra, resa nota oggi da Ursula von der Leyen, in cui Raffaele Fitto compare come vicepresidente esecutivo a Coesione e Riforme. "Nella definizione della Commissione europea vale il peso delle nazioni. Credo che da questo risultato, molto importante e di cui sono molto soddisfatta, dobbiamo anche un po' imparare rispetto al dibattito che c'è in Italia".  

"Sbaglia chi pensa che le dinamiche dei partiti in Europa debbano contare più della forza degli Stati membri - va avanti -. Sbaglia chi eventualmente in passato avesse preferito altre logiche rispetto a far valere la forza della nazione. L'Italia è una nazione forte, vale la pena di imparare e sapere rivendicare con maggiore determinazione il peso dell'Italia, soprattutto se poi si ha un'Italia seria, affidabile, leale, pur non rinunciando a dire quello che pensa per il bene dell'Europa".  

"Allora - ha aggiunto il premier rivendicando la nomina del commissario italiano- i fondi di coesione sono quasi 400 miliardi di euro di competenza del commissario Fitto per questa programmazione che finisce nel 2027, dopodiché c'è quella che inizierà nel 2028 e sono altri 400 miliardi. Sono fondi molto importanti: l'Italia ha 47 miliardi di fondi di coesione in questa programmazione, sono quelli che servono a combattere il divario tra i territori. Quindi per esempio in Italia sono importantissimi per il Mezzogiorno, per le aree interne, ma sono in generale importanti in Europa". 

Meloni poi ricorda "il Pnrr che prima aveva solamente commissario Dombrovskis e adesso hanno insieme Dombrovskis e Fitto sono altri 600 miliardi di euro di competenza. Dopodiché Fitto come vicepresidente della commissione coordina il lavoro di alcuni altri commissari. Quali sono le materie che vengono affidate a Raffaele? Agricoltura, trasporti, turismo, pesca, economia del mare. Tutte deleghe fondamentali per gli interessi italiani". 

"L'Agricoltura è molto importante, c'è attenzione particolare ai nostri agricoltori, al loro sviluppo, al loro futuro. Sull'economia del mare, noi siamo stati il primo governo che in Italia ha istituito un ministero che si occupava di mare. Perché? E vuol dire anche che Fitto ha un ruolo molto importante secondo me per quelle che sono le nazioni mediterranee d'Europa. Ci siamo detti tante volte che forse il Mediterraneo dovrebbe far sentire un po' più il suo ruolo e il suo peso. Quel momento arriva ed è un momento nel quale l'Italia ha un ruolo particolarmente centrale", ha detto la premier. 

 

"Io penso che Fitto e l'Italia abbiano avuto una delega molto importante, una vicepresidenza esecutiva, che era la nostra grande ambizione, vuol dire chiaramente avere uno dei ruoli più influenti all'interno della Commissione europea, con una delega molto importante che è Riforme e fondi di coesione". "Nella lettera di incarico che Ursula von der Leyen scrive a Raffaele Fitto, quando si parla di riforme si dice 'garantire che l'Europa metta in campo gli adeguati investimenti e le adeguate riforme per la sua crescita', quindi va inteso come materia di competenza economica".  

"Se io devo guardare alla competenza, alla serietà di Raffaele Fitto, che è una persona stimata a 360 gradi anche in Europa, non ho dubbi che superi l'esame" del Parlamento Ue, "poi le altre dinamiche sono politiche". "E lì chiaramente tutto diventa più complesso. Però, io dico questo, dipende da noi, dipende da quanto l'Italia riesce a muoversi compatta, perché noi dobbiamo ricordare che Raffaele Fitto non è il commissario di Fratelli d'Italia, il commissario del governo, è il commissario italiano. E poiché le forze politiche tutte hanno una loro influenza in Europa, in Europa fa la differenza la nostra compattezza".  

"Faccio l'esempio - va avanti la presidente del Consiglio - il gruppo dei socialisti è una forza molto influente nel Parlamento europeo. Ora però nel gruppo dei socialisti la delegazione di maggioranza relativa, cioè quella più numerosa, sono gli italiani. Escludo che il Partito Socialista europeo possa prendere sul Commissario italiano una posizione diversa da quella che indica la delegazione italiana, che è anche la più rappresentativa. Quindi credo che se noi riusciamo a muoverci in maniera compatta, non ho dubbi. Tra l'altro ricordo, ma giusto per storia, Raffaele Fitto, esponente al Parlamento Europeo di Fratelli d'Italia all'opposizione dell'allora governo di centrosinistra, votò Paolo Gentiloni". 

"Silvio Berlusconi, al tempo - ricorda ancora Meloni -, che era al Parlamento Europeo e stava in un'altra commissione, si fece cambiare di commissione per andare a fare la dichiarazione di voto a favore di Paolo Gentiloni. E non eravamo esponenti di quel partito. Mi aspetto che ci si sappia muovere come fanno le nazioni serie e quindi diciamo al di là di quelli che sono le nostre giuste contrapposizioni interne, quando ci si muove fuori dai confini nazionali ci si muove diciamo facendo prevalere l'interesse nazionale all'interesse dei partiti". 

(Adnkronos) – “L’Italia è una nazione che conta”. E’ quanto ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite di ‘Cinque minuti’ su Rai1, commentando la squadra, resa nota oggi da Ursula von der Leyen, in cui Raffaele Fitto compare come vicepresidente esecutivo a Coesione e Riforme. “Nella definizione della Commissione europea vale il peso delle nazioni. Credo che da questo risultato, molto importante e di cui sono molto soddisfatta, dobbiamo anche un po’ imparare rispetto al dibattito che c’è in Italia”.  

“Sbaglia chi pensa che le dinamiche dei partiti in Europa debbano contare più della forza degli Stati membri – va avanti -. Sbaglia chi eventualmente in passato avesse preferito altre logiche rispetto a far valere la forza della nazione. L’Italia è una nazione forte, vale la pena di imparare e sapere rivendicare con maggiore determinazione il peso dell’Italia, soprattutto se poi si ha un’Italia seria, affidabile, leale, pur non rinunciando a dire quello che pensa per il bene dell’Europa”.  

“Allora – ha aggiunto il premier rivendicando la nomina del commissario italiano- i fondi di coesione sono quasi 400 miliardi di euro di competenza del commissario Fitto per questa programmazione che finisce nel 2027, dopodiché c’è quella che inizierà nel 2028 e sono altri 400 miliardi. Sono fondi molto importanti: l’Italia ha 47 miliardi di fondi di coesione in questa programmazione, sono quelli che servono a combattere il divario tra i territori. Quindi per esempio in Italia sono importantissimi per il Mezzogiorno, per le aree interne, ma sono in generale importanti in Europa”. 

Meloni poi ricorda “il Pnrr che prima aveva solamente commissario Dombrovskis e adesso hanno insieme Dombrovskis e Fitto sono altri 600 miliardi di euro di competenza. Dopodiché Fitto come vicepresidente della commissione coordina il lavoro di alcuni altri commissari. Quali sono le materie che vengono affidate a Raffaele? Agricoltura, trasporti, turismo, pesca, economia del mare. Tutte deleghe fondamentali per gli interessi italiani”. 

“L’Agricoltura è molto importante, c’è attenzione particolare ai nostri agricoltori, al loro sviluppo, al loro futuro. Sull’economia del mare, noi siamo stati il primo governo che in Italia ha istituito un ministero che si occupava di mare. Perché? E vuol dire anche che Fitto ha un ruolo molto importante secondo me per quelle che sono le nazioni mediterranee d’Europa. Ci siamo detti tante volte che forse il Mediterraneo dovrebbe far sentire un po’ più il suo ruolo e il suo peso. Quel momento arriva ed è un momento nel quale l’Italia ha un ruolo particolarmente centrale”, ha detto la premier. 

 

“Io penso che Fitto e l’Italia abbiano avuto una delega molto importante, una vicepresidenza esecutiva, che era la nostra grande ambizione, vuol dire chiaramente avere uno dei ruoli più influenti all’interno della Commissione europea, con una delega molto importante che è Riforme e fondi di coesione”. “Nella lettera di incarico che Ursula von der Leyen scrive a Raffaele Fitto, quando si parla di riforme si dice ‘garantire che l’Europa metta in campo gli adeguati investimenti e le adeguate riforme per la sua crescita’, quindi va inteso come materia di competenza economica”.  

“Se io devo guardare alla competenza, alla serietà di Raffaele Fitto, che è una persona stimata a 360 gradi anche in Europa, non ho dubbi che superi l’esame” del Parlamento Ue, “poi le altre dinamiche sono politiche”. “E lì chiaramente tutto diventa più complesso. Però, io dico questo, dipende da noi, dipende da quanto l’Italia riesce a muoversi compatta, perché noi dobbiamo ricordare che Raffaele Fitto non è il commissario di Fratelli d’Italia, il commissario del governo, è il commissario italiano. E poiché le forze politiche tutte hanno una loro influenza in Europa, in Europa fa la differenza la nostra compattezza”.  

“Faccio l’esempio – va avanti la presidente del Consiglio – il gruppo dei socialisti è una forza molto influente nel Parlamento europeo. Ora però nel gruppo dei socialisti la delegazione di maggioranza relativa, cioè quella più numerosa, sono gli italiani. Escludo che il Partito Socialista europeo possa prendere sul Commissario italiano una posizione diversa da quella che indica la delegazione italiana, che è anche la più rappresentativa. Quindi credo che se noi riusciamo a muoverci in maniera compatta, non ho dubbi. Tra l’altro ricordo, ma giusto per storia, Raffaele Fitto, esponente al Parlamento Europeo di Fratelli d’Italia all’opposizione dell’allora governo di centrosinistra, votò Paolo Gentiloni”. 

“Silvio Berlusconi, al tempo – ricorda ancora Meloni -, che era al Parlamento Europeo e stava in un’altra commissione, si fece cambiare di commissione per andare a fare la dichiarazione di voto a favore di Paolo Gentiloni. E non eravamo esponenti di quel partito. Mi aspetto che ci si sappia muovere come fanno le nazioni serie e quindi diciamo al di là di quelli che sono le nostre giuste contrapposizioni interne, quando ci si muove fuori dai confini nazionali ci si muove diciamo facendo prevalere l’interesse nazionale all’interesse dei partiti”. 

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!