(Adnkronos) - La guerra tra Ucraina e Russia, alla fine, è 'colpa' di Volodymyr Zelensky. Donald Trump, alla fine, punta il dito contro il presidente ucraino per il conflitto in corso da oltre 960 giorni. "Non avrebbe mai dovuto permettere che questa guerra cominciasse. La guerra è persa", le parole del candidato repubblicano alle elezioni del 5 novembre.
Trump si esprime senza freni nel podcast con il commentatore conservatore Patrick Bet-David. Nella chiacchierata, l'ex presidente si scaglia anche contro Joe Biden: "Ha provocato questa guerra. Non ci sarebbe mai stata se fossi stato io il presidente", aggiunge.
Il 'siluro' di Trump arriva a meno di 20 giorni dalle elezioni negli Stati Uniti e a poche settimane dall'incontro con Zelensky andato in scena recentemente a New York. In quell'occasione, il presidente ucraino ha cercato di ricucire il rapporto con il candidato repubblicano, che frequentemente ha usato parole d'elogio per Vladimir Putin. Anche nelle ultime ore, a Bruxelles, Zelensky fa riferimento al dialogo in corso con Trump. A New York, il leader di Kiev ha spiegato all'ex presidente degli Usa che l'Ucraina vuole entrare nella Nato, perché la considera l'unica garanzia di sicurezza credibile, fatto salvo il ritorno alla bomba atomica, cui rinunciò con l'indipendenza su pressione dell'Occidente, in cambio di garanzie di sicurezza che si sono rivelate inconsistenti davanti all'attacco sferrato dalla Russia.
Nel 1991, ha ricordato Zelensky, l'Ucraina negoziò con una serie di Paesi garanzie di sicurezza in cambio della rinuncia all'arsenale nucleare ex Urss presente sul suo territorio, ma la Russia, che era uno dei "garanti", ha "violato" il Memorandum di Budapest.
Il fatto è che con Mosca questi accordi "non funzionano", ha aggiunto. Tra tutti gli Stati che disponevano dell'atomica, ha detto ancora Zelensky, "quale Paese ha sacrificato le armi nucleari? Solo l'Ucraina. E chi sta combattendo oggi? Solo l'Ucraina. Nella mia conversazione con Donald Trump ho detto che questi sono i fatti. E qual è la via d'uscita? O riprendiamo ad avere armi nucleari, e sarebbero una certa protezione per noi, oppure dovremmo avere una certa alleanza. Oltre alla Nato non conosciamo alleanze più efficienti. I Paesi della Nato non sono impegnati in nessuna guerra. Le persone dei Paesi della Nato sono tutte vive, grazie a Dio. E' per questo che scegliamo la Nato. Non scegliamo le armi nucleari, scegliamo la Nato e penso che Donald Trump mi abbia ascoltato. Mi ha detto che ho dei buoni argomenti", conclude Zelensky.
(Adnkronos) –
La guerra tra Ucraina e Russia, alla fine, è ‘colpa’ di Volodymyr Zelensky. Donald Trump, alla fine, punta il dito contro il presidente ucraino per il conflitto in corso da oltre 960 giorni. “Non avrebbe mai dovuto permettere che questa guerra cominciasse. La guerra è persa”, le parole del candidato repubblicano alle elezioni del 5 novembre.
Trump si esprime senza freni nel podcast con il commentatore conservatore Patrick Bet-David. Nella chiacchierata, l’ex presidente si scaglia anche contro Joe Biden: “Ha provocato questa guerra. Non ci sarebbe mai stata se fossi stato io il presidente”, aggiunge.
Il ‘siluro’ di Trump arriva a meno di 20 giorni dalle elezioni negli Stati Uniti e a poche settimane dall’incontro con Zelensky andato in scena recentemente a New York. In quell’occasione, il presidente ucraino ha cercato di ricucire il rapporto con il candidato repubblicano, che frequentemente ha usato parole d’elogio per Vladimir Putin. Anche nelle ultime ore, a Bruxelles, Zelensky fa riferimento al dialogo in corso con Trump. A New York, il leader di Kiev ha spiegato all’ex presidente degli Usa che l’Ucraina vuole entrare nella Nato, perché la considera l’unica garanzia di sicurezza credibile, fatto salvo il ritorno alla bomba atomica, cui rinunciò con l’indipendenza su pressione dell’Occidente, in cambio di garanzie di sicurezza che si sono rivelate inconsistenti davanti all’attacco sferrato dalla Russia.
Nel 1991, ha ricordato Zelensky, l’Ucraina negoziò con una serie di Paesi garanzie di sicurezza in cambio della rinuncia all’arsenale nucleare ex Urss presente sul suo territorio, ma la Russia, che era uno dei “garanti”, ha “violato” il Memorandum di Budapest.
Il fatto è che con Mosca questi accordi “non funzionano”, ha aggiunto. Tra tutti gli Stati che disponevano dell’atomica, ha detto ancora Zelensky, “quale Paese ha sacrificato le armi nucleari? Solo l’Ucraina. E chi sta combattendo oggi? Solo l’Ucraina. Nella mia conversazione con Donald Trump ho detto che questi sono i fatti. E qual è la via d’uscita? O riprendiamo ad avere armi nucleari, e sarebbero una certa protezione per noi, oppure dovremmo avere una certa alleanza. Oltre alla Nato non conosciamo alleanze più efficienti. I Paesi della Nato non sono impegnati in nessuna guerra. Le persone dei Paesi della Nato sono tutte vive, grazie a Dio. E’ per questo che scegliamo la Nato. Non scegliamo le armi nucleari, scegliamo la Nato e penso che Donald Trump mi abbia ascoltato. Mi ha detto che ho dei buoni argomenti”, conclude Zelensky.