Ucraina-Russia, Mosca: "Conquistata città di Kurakhove nel Donbass" - Tuttoggi.info

Ucraina-Russia, Mosca: “Conquistata città di Kurakhove nel Donbass”

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Ucraina-Russia, Mosca: “Conquistata città di Kurakhove nel Donbass”

Lun, 06/01/2025 - 10:03

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(Adnkronos) - Le forze russe hanno conquistato oggi la città mineraria di Kurakhove nell'Ucraina orientale. L'annuncio del ministero della Difesa di Mosca che su Telegram specifica come abbiano "completamente liberato la città di Kurakhove, il più grande insediamento nel Donbass sud-occidentale". 

Intanto continua l'offensiva degli ucraini nel Kursk che hanno guadagnato terreno a nordest di Sudzha, verso Bolshoy Soldatskoye. L'azione potrebbe garantire un maggior peso a Kiev durante il negoziato a due settimane dall'insediamento di Trump come nuovo presidente alla Casa Bianca. 

 

Volodymyr Zelensky ha ammesso di avere legami corrotti con gli anglosassoni in un'ultima intervista che era “un misto di neonazismo e terrorismo”. Lo ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova sul suo canale Telegram, citata dalla Tass. Il riferimento è all'intervista rilasciata dal presidente ucraino al giornalista americano Lex Friedman. 

“Il fatto che Zelensky, con le sue parole, abbia offerto al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump denaro altrui in cambio di armi è la prova dei suoi legami corrotti e radicati con gli anglosassoni, ai quali il regime di Kiev è stato strettamente agganciato dal presidente americano Joe Biden: rubare e uccidere, e poi rubare di nuovo - uno schema sanguinoso padroneggiato fin dai tempi della Burisma”, ha scritto la diplomatica nel suo canale Telegram, riferendosi alla compagnia di gas ucraina con cui Hunter Biden, figlio del capo di stato, ha lavorato in passato. 

Zakharova ha sottolineato che le tre ore di “intervista con lo spocchioso” Zelensky hanno dimostrato che già “non pensa più a nulla”. “Un misto infernale di neonazismo e terrorismo con delirio da droga”, ha concluso. 

 

"Se Trump offre solide garanzie di sicurezza per l'Ucraina, poi si potrebbe parlare con i russi", dice Zelensky in una lunga intervista nel podcast di Lex Fridman, parlando della guerra in corso da oltre tre anni contro la Russia. Le parole del presidente ucraino ieri in un momento cruciale del conflitto.  

"Io spero che Trump ponga fine alla guerra. E' importante che lui sappia tutto quello che succede sul campo di battaglia e quello che succede in Russia", dice Zelensky, convinto che Putin accetterà la fine delle ostilità solo se costretto. "Putin è sordo, non sente... Manda a morire ragazzi di 18 anni sul territorio di un altro stato. I russi hanno perso 788mila uomini tra morti o feriti... Elon Musk parla di Marte, intelligenza artificiale... Putin nell'intervista con Tucker Carlson parlava di tribù russe: è come un mammut che si siede davanti a te. E' come Voldemort, è l'oscurità fatta persona. E' possibile porre fine alla guerra attraverso il dialogo, ma bisogna essere in una posizione forte", dice Zelensky, che considera indispensabile l''ancoraggio' dell'Ucraina alla Nato, con un'ammissione almeno "parziale": "La Nato non sarà un'alleanza perfetta, ma il dato di fatto è che non c'è guerra sul territorio dei paesi membri". Le armi serviranno ancora: "Se il cessate il fuoco dura, non le useremo". 

(Adnkronos) – Le forze russe hanno conquistato oggi la città mineraria di Kurakhove nell’Ucraina orientale. L’annuncio del ministero della Difesa di Mosca che su Telegram specifica come abbiano “completamente liberato la città di Kurakhove, il più grande insediamento nel Donbass sud-occidentale”. 

Intanto continua l’offensiva degli ucraini nel Kursk che hanno guadagnato terreno a nordest di Sudzha, verso Bolshoy Soldatskoye. L’azione potrebbe garantire un maggior peso a Kiev durante il negoziato a due settimane dall’insediamento di Trump come nuovo presidente alla Casa Bianca. 

 

Volodymyr Zelensky ha ammesso di avere legami corrotti con gli anglosassoni in un’ultima intervista che era “un misto di neonazismo e terrorismo”. Lo ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo Maria Zakharova sul suo canale Telegram, citata dalla Tass. Il riferimento è all’intervista rilasciata dal presidente ucraino al giornalista americano Lex Friedman. 

“Il fatto che Zelensky, con le sue parole, abbia offerto al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump denaro altrui in cambio di armi è la prova dei suoi legami corrotti e radicati con gli anglosassoni, ai quali il regime di Kiev è stato strettamente agganciato dal presidente americano Joe Biden: rubare e uccidere, e poi rubare di nuovo – uno schema sanguinoso padroneggiato fin dai tempi della Burisma”, ha scritto la diplomatica nel suo canale Telegram, riferendosi alla compagnia di gas ucraina con cui Hunter Biden, figlio del capo di stato, ha lavorato in passato. 

Zakharova ha sottolineato che le tre ore di “intervista con lo spocchioso” Zelensky hanno dimostrato che già “non pensa più a nulla”. “Un misto infernale di neonazismo e terrorismo con delirio da droga”, ha concluso. 

 

“Se Trump offre solide garanzie di sicurezza per l’Ucraina, poi si potrebbe parlare con i russi”, dice Zelensky in una lunga intervista nel podcast di Lex Fridman, parlando della guerra in corso da oltre tre anni contro la Russia. Le parole del presidente ucraino ieri in un momento cruciale del conflitto.  

“Io spero che Trump ponga fine alla guerra. E’ importante che lui sappia tutto quello che succede sul campo di battaglia e quello che succede in Russia”, dice Zelensky, convinto che Putin accetterà la fine delle ostilità solo se costretto. “Putin è sordo, non sente… Manda a morire ragazzi di 18 anni sul territorio di un altro stato. I russi hanno perso 788mila uomini tra morti o feriti… Elon Musk parla di Marte, intelligenza artificiale… Putin nell’intervista con Tucker Carlson parlava di tribù russe: è come un mammut che si siede davanti a te. E’ come Voldemort, è l’oscurità fatta persona. E’ possibile porre fine alla guerra attraverso il dialogo, ma bisogna essere in una posizione forte”, dice Zelensky, che considera indispensabile l”ancoraggio’ dell’Ucraina alla Nato, con un’ammissione almeno “parziale”: “La Nato non sarà un’alleanza perfetta, ma il dato di fatto è che non c’è guerra sul territorio dei paesi membri”. Le armi serviranno ancora: “Se il cessate il fuoco dura, non le useremo”. 

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