Il Comitato tecnico scientifico nominato dalla Regione dell’Umbria all’indomani della tragedia verificatasi alla Umbria Olii di Campello sul Clitunno dove morirono quattro operai, ha convocato per lunedì mattina alle 8,30 i sindacati spoletini di Cgil e Cisl. Saranno dunque il dottor Tortoioli e l’ingegner Grandolini, i coordinatori del Comitato, ad illustrare ai sindacalisti lo stato dell’arte, ovvero a che punto sono le verifiche e i relativi risultati ottenuti dai tecnici regionali. All’incontro dovrebbero partecipare Massimo Venturini e Fausto Stocchi per la Cgil, Dario Bruschi e Giancarlo Antonini per la Cisl. Insomma un passo avanti verso le richieste dei lavoratori della U.O. che la scorsa settimana avevano chiesto alle oo.ss. di conoscere quando sarebbe potuta ripartire la produzione a pieno regime. Ma proprio mentre si diffondeva questa notizia (con un sincronismo che ha fatto saltare sulle sedie più di un rappresentante istituzionale e sindacale) dalla sede regionale della Cgil partiva un durissimo attacco del segretario Mario Bravi e di quello di categoria Vincenzo Sgalla nei confronti di Giorgio Del Papa. I due sindacalisti hanno criticato aspramente la conferenza stampa tenuta lo scorso 13 ottobre dal titolare della U.O. che aveva annunciato di aver citato per danni i periti della procura della repubblica. “Un attacco inusitato” scrivono Bravi e Sgalla “ come appare singolare come durante la conferenza stampa Del Papa fosse attorniato dai leader del centrodestra locali e regionali (Ronconi, Tracchegiani e Urbani, n.d.r.)”. Poi l’annuncio della grande iniziativa unitaria. I due sindacalisti chiedono a Cisl e Uil di “promuovere il prossimo 25 novembre, ad un anno esatto dalla tragedia, un’iniziativa unitaria a Campello sul tema centrale della sicurezza nei luoghi di lavoro. Noi pensiamo che essere coerenti con l’anno della sicurezza significa esprimere, e noi la esprimiamo con chiarezza e nettezza, solidarietà e sostegno all’azione seria meticolosa e dettagliata che i periti del Pubblico Ministero hanno portato avanti per stabilire la dinamica degli incidenti e le eventuali responsabilità. In questo Paese ognuno deve rispettare il suo ruolo e la sua funzione e anche per questo (ma non solo per questo) esprimiamo piena fiducia nell’azione della magistratura, chiedendo che quando si verificano incidenti nei luoghi di lavoro se ne accertino anche le responsabilità. Questo ci sembra un terreno molto più utile e produttivo che non il dibattito asfittico che si è svolto sui lavavetri”.