Terni

Tutor in Valnerina, sindaci faranno ricorso al Tar. Prefetto: “Mantenere coordinamento”

Scontro politico sull’attivazione del sistema tutor in 5 km della strada regionale 209 Valnerina, nel tratto di competenza del Comune di Terni, a partire dalla mezzanotte di dopodomani (10 agosto). I sindaci della Valnerina ternana annunciano ricorso contro il sistema di controllo della velocità (in un tratto in cui il limite è di 50 km orari) deciso dal Comune di Terni. Contestando anche la ricostruzione fatta dal vicesindaco ternano Riccardo Corridore sulla condivisione da parte loro dell’installazione degli autovelox.

Questa mattina i sindaci del territorio (per Terni c’era appunto il vicesindaco) hanno partecipato alla riunione in Prefettura presieduta dal prefetto Giovanni Bruno su richiesta dei comuni della Valnerina. All’esterno la protesta dei cittadini, con anche un presidio di trattori con tanto di cartelloni a contestare il tutor. Apparecchiatura che inizierà ufficialmente a multare gli automobilisti dal 10 agosto secondo una modalità sperimentale concordata con le forze di polizia locali, secondo un “coordinamento” relativo all’attivazione dei vari strumenti di rilevazione della velocità presenti lungo la sr209.

A fare un resoconto del tavolo istituzionale è stata la stessa Prefettura con una nota: “Nella mattinata odierna si è tenuta, presso il Palazzo del Governo, una riunione presieduta del Prefetto di Terni, Giovanni Bruno, che ha visto la partecipazione dei Sindaci dei comuni di Arrone, Ferentillo, Montefranco e Polino, del vicesindaco del Comune di Terni e dal Comandante della Polizia stradale, avente ad oggetto il funzionamento del nuovo dispositivo di rilevazione della velocità, posizionato sulla SS 209 Valnerina, e le esigenze del relativo coordinamento.
Proprio a seguito della nuova installazione del citato strumento di proprietà del Comune di Terni, è emersa l’opportunità di un incontro congiunto tra i diversi Comuni titolari di postazioni di rilevamento della velocità sul medesimo tratto stradale, al fine di garantire un incremento della sicurezza stradale, evitando duplicazioni e sovrapposizioni, nonché di rispondere alle istanze pervenute in merito dai privati cittadini.
Dal dibattito sorto in seno al consesso, tenuto conto anche delle istanze veicolati dai rappresentanti politici dei comuni della Valnerina, si è stabilito il mantenimento provvisorio della pianificazione condivisa dai comandanti di polizia municipale fino al primo settembre, redatto secondo i dispositivi concordati in sede di riunione tecnica in prefettura, tenutasi in data 23 luglio 2024.
In sede di riunione il Prefetto ha richiamato l’attenzione sull’importanza delle attività di coordinamento previste dall’art. 4, comma 2, del D.M. dell’11/04/2024. Tale disposizione sottolinea l’esigenza di evitare duplicazioni e sovrapposizioni nei casi di installazione di più postazioni di controllo della velocità da remoto lungo la medesima strada, prevedendo quindi la necessità di pianificare le attività dei vari organi di polizia locale che vi operano”.

“Nessun Comune deve ritenersi secondario, ma tutti devono perseguire l’unico obiettivo della sicurezza stradale. Mantenere il coordinamento tramite tavoli congiunti è necessario per ribadire che l’azione di controllo e quella sanzionatoria sono finalizzate esclusivamente a ridurre il numero dei sinistri e a migliorare le condizioni di sicurezza stradale, non a fare cassa”, ha dichiarato al termine della riunione il Prefetto, Giovanni Bruno.

I sindaci della Valnerina all’uscita dall’incontro hanno voluto ringraziare la Prefettura confermando però la volontà di mettere in campo tutte le azioni possibili contro il tutor. In primis appunto il ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Dopo la fase sperimentale fino al primo settembre, comunque, si terrà un nuovo vertice. La priorità rimane quella di alzare almeno a 60 km orari il limite di velocità nel tratto interessato dalla rilevazione.