Sarà attivato dalla mezzanotte del 10 agosto il tutor voluto dal Comune di Terni lungo il tratto ternano della strada regionale 209 Valnerina, tra Montefranco e l’area della Cascata delle Marmore (Collestatte). Mentre da settimane infiammano le polemiche sui dispositivi di controllo della velocità installati in un tratto in cui il limite è di 50 km orari, ad annunciare in anteprima l’attivazione del sistema di autovelox è stato martedì mattina il sindaco di Arrone Fabio Di Gioia. E finalmente mercoledì mattina anche il Comune di Terni – finora rimasto in silenzio – ha confermato la notizia.
“La Polizia locale – si legge sul sito del Comune di Terni – rende noto che il giorno 10/08/2024 alle ore 00:01 nel tratto della SS209 Valnerina compreso tra il km 4+500 e il km 9+800 verrà attivato in entrambi i sensi di marcia, il controllo della velocità mediante postazione fissa (Decreto Prefettizio prot. 35285 del 04/07/2024)”. Non è chiaro se in questa prima fase il sistema eleverà già delle multe o è previsto un periodo di preesercizio.
Intanto, però, non si placa la polemica per il limite di velocità di 50 km/h previsto nel tratto di 5 km in cui sarà attivato il tutor. I sindaci della Valnerina ternana, facendosi portavoci delle istanze dei propri cittadini, hanno chiesto che venga almeno aumentato il limite a 60 km orari. Proprio in vista dell’attivazione del sistema di controllo questo fine settimana, i sindaci della Valnerina hanno richiesto congiuntamente un incontro al prefetto “per discutere delle problematiche del tutor”, incontro che è stato fissato per giovedì 8 agosto. A darne notizia è stata la sindaca di Ferentillo, Elisabetta Cascetti.
La stessa prima cittadina ferentillese nei giorni scorsi aveva contestato l’installazione dei tutor. Il tutor non risolve il problema del traffico della Valnerina. “È un fatto su cui tutti concordiamo che la Valnerina è una strada pericolosa, – aveva spiegato la sindaca Cascelli – vi ricade il traffico locale, quello turistico, quello sportivo: biciclette, motociclette, a volte anche qualche cavallo, runners, mezzi agricoli. Molti sono i paesi, tante le case sparse, moltissime le immissioni e gli attraversamenti anche pedonali. In altre parole la strada da molto tempo non è più in grado di svolgere la sua naturale funzione. La sinistrosità e la pericolosità per la incolumità delle persone e dei mezzi dipende da tutto questo. La velocità è indubbiamente rilevante e da questa non si può prescindere, ma l’esperienza, confermata dalla statistica, dimostra che la maggior parte degli incidenti più gravi non sarebbero stati evitati dai controlli della velocità ma riconducibili piuttosto allo stato di alterazione o alla distrazione dei conducenti.
Il tutor di cui oggi molto si parla non risolverà i problemi della Valnerina. Per chi vi risiede i tempi di percorrenza per recarsi quotidianamente a lavoro e per le altre fondamentali esigenze di vita sono sempre più lunghi. Il rischio è sempre in aumento e le multe, nonostante il rispetto dei divieti, se di poco superati, non saranno trascurabili. E lo spopolamento è uno dei principali problemi del nostro territorio! Intervenire solo su uno dei fattori di rischio, il controllo della velocità, alla quale è destinato il tutor, quindi, non risolve i problemi della circolazione che uno Stato moderno deve assicurare ai cittadini. Ne risolverà altri connessi alla circolazione, ma non quello che la strada consenta gli adeguati spostamenti in sicurezza. La soluzione è un’altra, addirittura ovvia: si deve intervenire sulla strada, – ha aggiunto – facendo una variante almeno da Terni alla cascata delle marmore, modifiche ed allargamento del percorso, rotonde, vietando gli attraversamenti, e tutti gli altri interventi che la ingegneria stradale consente oggi di prevedere e realizzare”.