In pieno Rinascimento questi erano i paesaggi da cui Pietro Vannucci, il Perugino, traeva ispirazione per i suoi dipinti e queste erano le terre dominate da Ascanio della Corgna su cui il condottiero faceva erigere palazzi ancora oggi maestosi. Un territorio collinare e ricco di boschi che da Città della Pieve si estende fino a Paciano, Panicale e Piegaro, luogo ideale per lunghe camminate immersi nella natura e tra borghi medievali ricchi di storia, cultura e tradizioni enogastronomiche.
Questi gli elementi alla base del progetto ‘I sentieri del Perugino nelle terre del Marchese’ lanciato ufficialmente ieri dal municipio di Panicale. Un progetto realizzato dall’Anci (Associazione nazionale Comuni) Umbria, a cui hanno collaborato i quattro Comuni interessati, sostenuto finanziariamente dalla Regione Umbria nell’ambito del “turismo verde”, e che punta a valorizzare e promuovere in sinergia le Terre del Perugino offrendo a cittadini e turisti un pacchetto di cinque percorsi “dotati di tutti i servizi, ben curati e segnalati”, che formano un anello irregolare lungo complessivamente circa 100 chilometri.
Finalità e dettagli de ‘I sentieri del Perugino nelle terre del Marchese’ sono stati illustrati dal vicepresidente della Regione Umbria con delega al Turismo Fabio Paparelli, dai sindaci Giulio Cherubini di Panicale, Fausto Scricciolo di Città della Pieve, Riccardo Bardelli di Paciano e Roberto Ferricelli di Piegaro, e dal segretario generale di Anci Umbria Silvio Ranieri intervenuti insieme ad altri soggetti che hanno aderito al progetto.
“Da alcuni anni – ha ricordato il vicepresidente della Regione Paparelli – stiamo puntando su quel turismo esperienziale che ormai muove la domanda e i mercati turistici; in particolare con il prodotto ‘Cammini’ che sono fruibili tutto l’anno e sono la grande novità inserita nel Piano strategico nazionale volto a valorizzare i piccoli borghi”.
“Non avendo né mare né montagna – ha aggiunto Ranieri –, l’Umbria deve cercare di intercettare quei turisti a cui piace camminare, andare a cavallo o in bicicletta o anche solo riposarsi in mezzo alla natura. Sarà ora importante coinvolgere gli operatori turistici della zona che possono così ampliare la loro offerta”. Il progetto prevede infatti un diretto coinvolgimento delle strutture ricettive e ristorative adiacenti ai 5 itinerari e di alcune associazioni locali ambientaliste e di camminatori come ‘L’olivo e la ginestra’, ‘Il riccio’, ‘Tavernelle cammina’ e ‘Anello del fiume d’oro’.
“Le associazioni – ha sottolineato Enrico Piselli, presidente di ‘Tavernelle cammina’ – hanno realizzato materialmente i sentieri e adesso hanno il compito di salvaguardarli e mantenerli fruibili. C’è un crescente interesse per l’attività del camminare, per una questione di benessere e perché dà la possibilità di scoprire in profondità il territorio”.
“Abbiamo ultimato la segnaletica – ha annunciato Louis Montagnoli di ‘L’olivo e la ginestra’ – e anche il sito e la app sono operativi e dotati di mappe con geolocalizzazione. Vi si possono trovare tutte le informazioni necessarie, ma andranno aggiornati mettendo in evidenza le strutture che mano a mano aderiranno offrendo agli escursionisti i loro servizi in convenzione”.
Sia le associazioni che le imprese che intendono far parte del circuito e contribuire alla riuscita del progetto devono, infatti, sottoscrivere un rispettivo disciplinare con il quale si impegnano a operare secondo degli standard di qualità e con prezzi agevolati.
“La volontà – ha concluso Cherubini – è di allargare il progetto a tutto il Trasimeno. Questa iniziativa ci permette di mantenera viva e di riscoprire la nostra campagna ma anche di offrire un pacchetto turistico con cinque giorni di permanenza sul nostro territorio”.
Gli itinerari sono così strutturati: da Città della Pieve a Paciano e Panicale (19 km), da Panicale a Fontignano (21 km), da Fontignano a Castiglion Fosco (20 km), da Castiglione Fosco a Piegaro (21 km) e da Piegaro a Città della Pieve (21 km).