Andare in bicicletta per gli altipiani che contemplano la palude e quel che fu l’antico lago plestino, costeggiarla per ammirare in silenzio i delicati ecosistemi o spingersi, pedalando, nei sentieri della pineta alle pendici del Monte Trella, fra boschi di latifoglie e pini di Aleppo, può diventare, insieme al “Nordic Walking” e al “Bird Watching”, la vocazione turistico-sportiva del Parco regionale di Colfiorito, soprattutto in vista dell’apertura di quella Statale “77”, che rischia di tagliar fuori tutta la zona dai flussi turistici, se non verranno assunte iniziative adeguate. È quanto è emerso stamani dall’incontro (il quinto, dopo Trevi, Castiglion del Lago, Allerona e Assisi), promosso dal Servizio Parchi e dall’Assessorato al Turismo della Regione Umbria, per promuovere e far muovere i primi passi al progetto “Parchi Attivi”, ovvero come favorire una pratica sportiva sostenibile all’interno dei parchi naturali e dei “Siti Natura 2000”, armonizzando le esigenze di conservazione dei luoghi e della biodiversità con quelle della valorizzazione e dello sviluppo economico delle aree interessate.
“Andare in bicletta è l’attività più naturale che si possa immaginare per questi luoghi”, ha detto Omero Savina, consigliere comunale di Foligno delegato per il Parco di Colfiorito, introducendo i lavori e portando ai partecipanti il saluto del sindaco Nando Mismetti, impegnato nel gemellaggio con la città di Gemona, e dell’assessore Elisabetta Piccolotti. E ha citato a sostegno il musicista David Byrne, autore di “Diari di bicicletta”: la bicicletta è più veloce del camminare, più lenta del treno, e per questo può essere una ideale “finestra sul mondo”.
È piccolo il Parco di Colfiorito – ha ricordato Omero Savina -, uno dei più piccoli al mondo, ma dotato di caratteristiche e di un livello di biodiversità, che lo rendono di grande interesse e per certi versi unico. La “grande opera” della Statale “77” rischia di tagliar fuori il territorio dai flussi di visitatori, e per evitarlo occorrono iniziative, capaci di fare di Colfiorito un polo di attrazione. E il progetto dei “Parchi attivi” va solidamente in questa direzione, è un’opportunità – ha detto il rappresentante dell’amministrazione folignate – che va colta e sfruttata appieno, con il coinvolgimento di tutta la comunità, l’aumento del “decoro” del territorio e della qualità dell’accoglienza, attraverso la creazione di una adeguata rete di informazioni e di servizi.
“Colfiorito – ha sottolineato Savona – è un luogo ideale per la pratica di sport ecocompatibili, il cicloturismo è un’ottima carta da giocare. Senza dimenticare il camminare a piedi (“Nordic Walking”) e il “Bird Watching”, passione in continua crescita nel mondo (si pensi allo scrittore Jonathan Franzen e al suo best-seller “Freedom”), che a Colfiorito ha di che nutrirsi: il piccolo parco – come hanno ricordato stamani sia lo zoologo Francesco Velatta della Provincia di Perugia che il professor Bernardino Romano dell’Università dell’Aquila, membro del Comitato Scientifico del Centro regionale per la Biodiversità di Villa Fabri a Trevi – offre una straordinaria varietà di aviofauna, che vive in un ecosistema di estremo interesse scientifico e naturalistico.
Obiettivo del progetto “Parchi Attivi” – hanno ricordato Maria Grazia Possenti e Mauro Morosetti della Regione Umbria – è creare in tutta la regione una rete dello sport per lo sviluppo sostenibile dei Parchi, che possa costituire un “continuum” naturale di grande eccellenza non solo in termini ambientali, ma anche per lo sviluppo della filiera Turismo/Ambiente.