Turismo inclusivo, ecco il progetto "Un altro sguardo su Amelia" grazie all coop "Spazio Famiglia, fondazione Carit e Comune Amelia
Può una fra le più antiche città di Italia, trasformarsi in ambiente accessibile e inclusivo per persone con disabilità? Su questa sfida si fonda tutta l’architettura del progetto di turismo inclusivo “Un altro sguardo su Amelia”, realizzato dalla cooperativa sociale “Spazio Famiglia” di Amelia interamente finanziato dalla Fondazione CARIT, patrocinato del Comune di Amelia e reso possibile con il sostegno progettuale dell’azienda Sme System di Roma.
Il “turismo accessibile”
50 milioni. È questo il numero del “turismo accessibile” in Europa, o meglio di quel turismo pensato per le persone con esigenze speciali. In Italia parliamo di almeno 10 milioni di persone coinvolte con un trend in continua crescita, per un soggiorno medio di 10 giorni con uno o più accompagnatori.
Una realtà che richiama all’impegno dell’ONU per il raggiungimento dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile del mondo. Uno in particolare, il “Goal 11”, è dedicato alle “Città e comunità sostenibili – Rendere le città e gli insediamenti urbani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili”.
Il progetto
Il progetto “Un altro sguardo su Amelia” si inquadra in questo specifico settore e prevede l’ideazione e la realizzazione di una guida turistica inclusiva, realizzata da un “comitato di redazione” costituito dagli ospiti della casa famiglia e del centro diurno della cooperativa sociale amerina “Spazio Famiglia”. Proprio dal loro sguardo, nasce la costruzione di una nuova visione della fruibilità ambientale della città, alla scoperta di luoghi spesso nascosti agli occhi del semplice turista.
Oltre alla realizzazione della guida turistica e ad altre attività culturali e di promozione del valore dell’inclusione, verranno realizzate delle istallazioni tecnologiche e di ausilio all’accessibilità dei luoghi turistici, come alcuni corrimano lungo le mura poligonali con incisioni in braille per non vedenti. Inoltre, dopo una attenta mappatura dei luoghi più strategici della città, verranno installati dei dispositivi corredati da QR code e guide audio che racconteranno con un linguaggio accessibile la storia della città. Tale mappatura, poi, verrà promossa e pubblicizzata all’interno dei siti web istituzionali.
“Inclusione è uscire fuori dagli schemi”
“Per noi è stato fondamentale far uscire i nostri ragazzi dalle loro routine e schemi consueti affinché si riappropriassero della loro realtà e dei luoghi nei quali vivono”. Così Samuele Leonardi, vice presidente della cooperativa “Spazio Famiglia”. “Un progetto che ha messo in campo anche una forte sinergia fra le associazioni, in particolare l’Ente Palio dei Colombi, la Pro Loco di Amelia e l’associazione Art Fall”, spiega l’assessora amerina alle politiche giovanili e associative e operatrice socio sanitaria della struttura, Luigia Moscatelli. Infine, la presidente della Provincia di Terni e sindaca di Amelia, Laura Pernazza, rimarca come il progetto “sia un esempio per tutte le città umbre e d’Italia per una maggiore attenzione, sensibilità e diritto di accesso alla bellezza dei nostri territori per tutti i cittadini, nessuno escluso”.