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Turismo in Umbria, i dati della Regione per il periodo gennaio-giugno 2011, indicano aumenti significativi

“I dati ci indicano una crescita generalizzata di arrivi e presenze turistiche in Umbria che dimostra come la nostra regione conserva ancora una sua ben distinta attrattività turistica, ma se questi dati li analizziamo in profondità non possiamo non notare come i segni della crisi, la contrazione degli stipendi e dei salari incidono nei comportamenti degli italiani forse in maggiore misura rispetto a quelli stranieri anche per quanto riguarda le spese per viaggi e vacanze. Dai dati elaborati risulta peraltro che gli italiani tendono sempre di più ad utilizzare strutture extralberghiere, mentre i turisti provenienti dall’estero fanno incrementare i dati relativi alle strutture alberghiere. Queste particolarità ci aiuteranno anche ad orientare il nostro sistema di promozione turistica e, credo, saranno utili anche per gli operatori del settore. Resta comunque evidente il saldo positivo dei dati generali e questo è comunque un elemento di soddisfazione”. Fabrizio Bracco, assessore regionale al turismo, commenta i dati ufficiali dei flussi turistici registrati nel primo semestre gennaio-giugno 2011 che sono stati elaborati dall’Osservatorio del turismo della Regione sulla base delle comunicazioni pervenute sia dalle strutture alberghiere che da quelle extralberghiere. Nel periodo gennaio-giugno di quest’anno sono stati registrati 968.525 arrivi per un totale di 2.381.200 presenze con un aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che raggiunge il 6,37 per cento negli arrivi ed il 5,96 per cento nelle presenze. “L’unica percentuale negativa, peraltro minima (meno 0,17 per cento), nei dati generali – continua Bracco – riguarda gli arrivi nel comprensorio del Trasimeno ed è dovuta esclusivamente al calo degli italiani negli esercizi alberghieri. Ma è abbondantemente compensata sia dall’aumento dei periodi di permanenza dei turisti (9,51 per cento in più) sia nella crescita significativa di arrivi e presenze degli stranieri. Tra l’altro in questo comprensorio, come in tutta la regione, crescono i dati relativi agli esercizi extralberghieri (agriturismi, ecc.). Anche nel comprensorio ternano sono diminuiti gli arrivi e le presenze dei turisti italiani negli alberghi ma questo non ha inciso negativamente sul totale generale comprensoriale che ha recuperato anche qui grazie all’extralberghiero”. “Sono da segnalare, secondo l’assessore regionale, i dati pervenuti dal Tuderte, con un aumento del diciannove per cento circa sia negli arrivi che nelle presenze, e quelli dell’Amerino con un aumento del 15 per cento”.
“Complessivamente, conclude Bracco, nel settore alberghiero si registra un incremento del 5,72 per cento negli arrivi e del 3,94 per cento nelle presenze; nel settore extralberghiero le variazioni in aumento sono dell’8,17 per cento negli arrivi e dell’8,85 per cento nelle presenze. I turisti stranieri aumentano negli esercizi alberghieri del 14,53 per cento negli arrivi e dell’11,27 nelle presenze, mentre in quelli extralberghieri fanno registrare un aumento del 10,06 per cento negli arrivi e 7,38 per cento nelle presenze. I turisti italiani aumentano negli esercizi alberghieri del 2,75 per cento negli arrivi e dell’1,35 nelle presenze, mentre in quelli extralberghieri fanno registrare un aumento del 7,56 per cento negli arrivi e 9,61 per cento nelle presenze”.