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Turismo: “fallimentare il ruolo di Sviluppumbria alle Terme di Fontecchio”

Il consigliere regionale Andrea Lignani Marchesani (Fd'I) interroga la Giunta regionale sulle azioni che Regione Umbria e Sviluppumbria intendono intraprendere “per superare il danno arrecato alla proprietà dello stabilimento termale di Fontecchio e, soprattutto, al flusso turistico dell’Alta Valle del Tevere, con l’inopportuna decisione presa nell’anno 2010 (costituzione di società Fontecchio Resort per gestire bar, albergo e ristorante, poi chiusi ndr), nonché sulle azioni da intraprendere nei confronti di CO.RE.FI. e Confesercenti al fine di favorire la riapertura solerte delle strutture ad uso turistico.
“Non è questa la sede – spiega Lignani – per ricordare il ruolo strategico potenziale dell’unica vera stazione termale dell’Umbria. Si deve invece purtroppo registrare una fase di pericoloso stallo, che vede il positivo investimento sulle terme fatto dalla proprietà attualmente vanificato dallo stato di totale o parziale chiusura delle strutture di supporto (bar, albergo e ristorante), determinato dall’attuale società di gestione delle stesse, la Fontecchio Resort S.a.s. Giova ricordare che tale società si costituì nel 2010 su impulso di Sviluppumbria, che svolse la funzione di mediazione tra i soci della società di gestione. Detta Società, ad oggi, non solo tiene chiuse le strutture, con grave nocumento di tutto il flusso turistico (si pensi all'impossibilità per le terme di stipulare convenzioni con Enti previdenziali o pacchetti turistici in mancanza dell’albergo), ma esige anche una buonuscita per permettere alla proprietà di rientrare in possesso delle stesse. Se Sviluppumbria ottiene questi risultati, si dovrebbe seriamente riflettere sull’utilità della stessa”.

“Inoltre – prosegue – non si può tacere il fatto che la maggioranza della Fontecchio Resort è di CO.RE.FI.-Cooperativa Regionale Fidi, una cooperativa che fa riferimento a Confesercenti, e di membri del suo Consiglio di Amministrazione. Vorremmo capire su quali basi, all’epoca, Sviluppumbria 'selezionò' detti soci da affiancare alla proprietà.

“Non è certo compito delle Istituzioni risolvere i contenziosi giudiziari – conclude Lignani – ma è evidente che la Regione si deve fare parte attiva nel tentativo di salvare la stagione turistica delle Terme di Fontecchio, perché essa stessa è stata, attraverso una propria emanazione, concausa della situazione difficilissima delle Terme”.

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