Spoleto come punto di riferimento in Umbria, e non solo, per il turismo ecosostenibile a piedi o in bicicletta. Prende corpo l’idea di mettere a sistema la pista ciclabile Spoleto-Assisi e il tracciato della ex Ferrovia Spoleto-Norcia per creare eventi e manifestazioni e garantire un flusso di turisti costante per buona parte dell’anno. A gettare le basi di questo ambizioso progetto sono stati, durante una conferenza stampa organizzata a Palazzo Mauri, il consigliere comunale con delega allo sport Roberto Settimi, la dirigente alla cultura Antonella Quondam Girolamo, il sindaco di Cerreto di Spoleto Luciano Campana e due persone che hanno fatto del turismo ecosostenibile la loro ‘scelta di vita’: Roberto Leoni della fondazione Sorella Natura e Luciano Onofri di Passione Bicicletta. Accanto a loro c’era Federico Fazzuoli, volto storico di ‘Linea Verde’, uno dei massimi esponenti del giornalismo ambientale in Italia.
I due tracciati – Tutti concordi nell’affermare che Spoleto e la Valnerina, per caratteristiche geografiche e ambientali, siano i territori ideali per sviluppare progetti che abbiano al centro la mobilità dolce ed ecosostenibile. L’obiettivo è quello di lavorare in stretta sinergia con le strutture turistiche e ricettive per realizzare eventi e creare dei ‘pacchetti’ che invitino i turisti a fermarsi e soggiornare, evitando il cosiddetto turismo ‘mordi e fuggi’. Se la ciclabile Spoleto-Assisi è ormai completata, lo stesso non si può dire per la ex Ferrovia, dove tardano ad arrivare i finanziamenti per terminare i lavori. Questo non dovrebbe però impedire il finanziamento – da realizzare attraverso uno specifico protocollo d’intesa – per l’installazione di un’apposita segnaletica che colleghi le due infrastrutture.
Si guarda all’estero – Gli sforzi degli organizzatori si stanno concentrando anche verso l’estero, soprattutto nord-Europa, dove è altissima, storicamente, la percentuale di coloro che si spostano in bicicletta. E’ anche per quel target turistico che si stanno elaborando dei pacchetti specifici. Abbinando magari le bellezze naturali a quelle storico-artistiche si Spoleto e dell’Umbria. Lo ha detto lo stesso Fazzuoli “Il ruolo dell’ecosistema deve tornare ad essere centrale nei nostri stili di vita, così come la riscoperta dell’immenso patrimonio artistico che abbiamo. Sono beni di inestimabile valore che dobbiamo assolutamente preservare”.
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