Cambia il turismo in Umbria, soprattutto per quanto riguarda la gestione delle strutture ricettive e alberghiere, per la promozione e la valorizzazione dei cammini, per gli itinerari culturali. E’ quanto illustrato nel pomeriggio di ieri in Consiglio Regionale, da Eros Brega (PD), relatore del nuovo testo sulla legislazione turistica.
Cosa cambia – E’ infatti grazie ad un emendamento votato in Commissione che viene previsto, come strumento di programmazione turistica il documento triennale di indirizzo strategico sul turismo Masterplan delle attività di promozione turistica e integrata, che potrà comunque essere modificato entro la scadenza del prossimo triennio. Ogni anno la Giunta regionale, entro il 30 ottobre, presenta alla Commissione consiliare competente una relazione sullo stato di conformità e coerenza dell’attività svolta rispetto al masterplan. Viene anche istituito il Comitato regionale per le politiche di supporto al turismo e alla promozione integrata, quale strumento di confronto e di ausilio per la predisposizione del Masterplan triennale delle attività di promozione turistica.
Un’altra novità riguarda la Film Commission, costola della Regione Umbria. L’impegno verterà tutto nella promozione dell’Umbria attraverso la realizzazione di produzioni cinematografiche e audiovisive nazionali e internazionali, che valorizzino il patrimonio storico, artistico, architettonico, paesaggistico e le eccellenze del territorio. Grazie agli emendamenti approvati in Commissione, si è puntualizzato che la Giunta approva, previo parere obbligatorio della Commissione consiliare, un piano di azioni per l’attività di Film Commission. Questo piano contiene l’indicazione delle iniziative e dei progetti da realizzare nel periodo di riferimento nonché l’indicazione delle risorse necessarie, in conformità con la specifica ‘attività di Film Commission che fa parte della programmazione triennale delle attività di promozione turistica ed integrata. E sempre in merito alla Film Commission, viene previsto che la Regione promuove la costituzione di una Fondazione di partecipazione denominata Umbria Film Commission, della quale possono far parte, oltre alla Regione, le Province, i Comuni e altri soggetti pubblici e privati.
Previsto uno specifico capo dedicato alla promozione e valorizzazione dei cammini e degli itinerari turistico-culturali. Vengono modificate le tipologie delle strutture ricettive alberghiere: l’elenco delle strutture ricettive alberghiere, infatti, non contempla più i motels, gli alberghi residenziali e le residenze della salute-beauty farm. Per ciò che riguarda gli esercizi extralberghieri, vengono ricondotti e inclusi sotto questa tipologia gli affittacamere, i bed and breakfast, nonché gli agriturismo, le fattorie didattiche e le fattorie sociali. Relativamente alle case e appartamenti per vacanze, agli esercizi di affittacamere e ai bed and breakfast, la legge distingue la possibilità di una gestione in forma imprenditoriale e di una gestione in forma non imprenditoriale. Viene disposto che l’attività di affittacamere possa svolgersi anche in stabili diversi purché ubicati nello stesso territorio comunale e per un massimo di posti letto. Viene modificata la disciplina delle case religiose di ospitalità con l’eliminazione del vincolo per cui l’ospitalità in questione deve avere una durata non inferiore a due giorni. Alle country house viene consentita la somministrazione di alimenti e bevande nel rispetto della normativa vigente. Non subiscono particolari modifiche le attività legate all’organizzazione ed intermediazione di viaggi.
Il sisma – Su proposta della Giunta regionale è stata inserita una norma transitoria per consentire nei Comuni interessati dal recente sisma e per i quali è stata disposta la delocalizzazione delle attività economiche, la possibilità di agevolare l’esercizio delle attività di somministrazione temporanea di alimenti e bevande in spazi appositamente allestiti anche in deroga ad alcune limitazioni imposte dalla normativa vigente in tema di sagre e feste popolari, per un periodo di tempo comunque circoscritto.
Resta comunque disaccordo sul testo, in particolare da parte dei 5 Stelle, che con il consigliere Andrea Liberati, pensano che “questo atto dovrebbe tornare in Commissione per approfondimenti tecnici. La materia turistica è stata normata appena 2 anni fa ed oggi si va di nuovo a legiferare nel merito. Altra criticità sottolineata riguarda l’abusivismo ed il sommerso. Migliaia di posti letto non sono censiti. In questo testo sono presenti in modo evidente molteplici criticità. È poi opportuno prendere coscienza della necessità di un sistema sanzionatorio serio. Sul sommerso abbiamo appurato, attraverso la lettura di clausole valutative sulle precedenti leggi, che i Comuni sono in palese difficoltà nell’effettuare i controlli, per questo sarebbe opportuno intervenire per rafforzare gli organici comunali impegnati in questa attività che deve andare oltre i controlli a campione, istituendo magari un marchio che, attraverso precisi requisiti, indichi la qualità della struttura ospitante. Questo testo va valutato attentamente per capire se parti del contenuto potrebbero essere nuovamente impugnate dal Governo”.
©Riproduzione riservata