Piccoli e suggestivi borghi dove il tempo sembra essersi fermato, luoghi della cultura che custodiscono la memoria dei grandi. Insieme al Mibact, 18 regioni italiane, tra cui l‘Umbria, hanno dato vita all’iniziativa Borghi – Villaggio il cui obiettivo è quello di valorizzare mille borghi come luoghi del turismo “lento“, della qualità della vita. Tra le destinazioni del tour, grazie alla collaborazione con l’Associazione nazionale Case della Memoria, ci sono anche 63 musei dedicati alla conoscenza dei grandi personaggi legati alla cultura italiana per intraprendere un vero e proprio viaggio alla scoperta dei borghi Italiani.
C’è tempo fino al 30 settembre per giocare con il “Passaporto dei Borghi Italiani” e diventare “Viaggiatore dell’Anno dei Borghi”. Partecipare è semplice, basta visitare una delle tante località aderenti al progetto PassaBorgo, promosso da Borghi – Viaggio Italiano che abbraccia anche le Case della Memoria, tra cui la Casa Museo Barbara Marini Clarelli e Francesco Santi – Palazzo degli Oddi di Perugia che fa parte dell’Associazione Nazionale Case della Memoria.
Dall’entroterra alle coste, un tuffo nell’inestimabile patrimonio di tradizioni, arte, produzioni ed enogastronomia e la qualità della vita: fino al 30 settembre, sarà possibile viaggiare e giocare con il “Passaporto dei Borghi Italiani”, scaricando gratuitamente l’app PassaBorgo. Ogni visita ad una delle tante località aderenti al tour, 200 borghi e 63 Case della Memoria, permette di ottenere un “timbro” digitale che permette di beneficiare di un’offerta di ospitalità dedicata. Collezionare i timbri dà
l’opportunità di diventare “Viaggiatore dell’Anno dei Borghi”.
Il palazzo, costruito nel XVI sec., appartenne alla nobile famiglia degli Oddi le cui origini risalgono al XII sec. Del primitivo impianto resta soltanto il salone al piano terra, dipinto nel seicento con storie dell’epopea familiare. Al tardo settecento si deve invece la realizzazione della facciata, terminata nel 1768. A seguito del matrimonio di Maria Vittoria degli Oddi e Luigi Marini Clarelli, avvenuto nel 1881, il Palazzo assunse il nome dei Marini Clarelli. La casa museo conserva intatti gli arredi storici e un archivio consultabile previo appuntamento.