Sara Minciaroni
I volti non sono ancora completamente distesi tra i commercianti di Tuoro colpiti dalle cartelle Tares “della discordia”. Anche se ieri il sindaco Mario Bocerani ha portato chiarezza su una vicenda da “terremoto” politico. In conferenza stampa al suo fianco insieme al vicesindaco Lorenzo Borgia e all'assessore Giuseppe Cecchini anche Sergio Mercuri presidente di Confcommercio di Perugia. Un segnale che lascia poco spazio ad interpretazioni. “Quando ho chiamato il sindaco per capire come mai alcune categorie di commercianti avessero ricevuto cartelle da capogiro ho trovato un Comune disposto a dialogare – ha raccontato Mercuri – e questo vi assicuro che è abbastanza raro. Mi sono sentito dire 'ci dia una mano, perchè siamo stati attenti per far pagare di meno ma la situazione ci si è ritorta contro' e allora abbiamo fornito tutto il nostro aiuto per cercare di recuperare la questione”. Per chi non lo ricordasse tre categorie commerciali del comune lacustre (bar, ristoranti e ortofrutta/fiorai) si sono viste arrivare cartelle esorbitanti da 3mila 4mila e anche 20 mila euro.
La soluzione. La toppa è stata messa e non è di poco conto. Con una delibera datata 27 dicembre l'amministrazione ha stabilito “che il versamento del saldo del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (Tares) per l'anno 2013 venga prorogato dal 16 dicembre 2013 al 31 marzo 2014”, ma non solo, anche di “modificare le tariffe del contributo comunale sui rifiuti (Tares) per l'anno 2013”. Ed ecco le modifiche: si passerà per i ristoranti da 17,2 euro al metro quadro di quota fissa a 11,5 euro e per la quota variabile da 4,5 euro al metro quadro a 2,39 euro. Anche i bar avranno tariffe più “umane” da 17,2 euro a metro quadro (fissa) e 4,5 euro (variabile) passeranno a 10,45 euro (fissa) e 2,51 euro (variabile). Così anche i fiorai con una riduzione di 8 euro sulla fissa e di quasi 4 euro sulla variabile.
La conclusione. Ad oggi quindi il Comune di Tuoro si ritrova con le tariffe Irpef più basse dei Comuni del Trasimeno, lo stesso vale per l'Imu sulla seconda casa e anche per la Tares sulle utenze private. “A conti fatti i cittadini di Tuoro pagano meno di tutti gli altri Comuni del lago – ha spiegato Bocerani – anche quei commercianti che purtroppo, nonostante le modifiche, pagheranno qualcosa in più (ma comunque in linea con gli altri Comuni del lago) si rtrovano con le aliquote più basse per le utenze private e per Irpef ed Imu”. Del resto l'indicazione politica era stata chiara, “i nostri input politici erano chiari, volevamo le aliquote minime per le attività produttive, poi il fatto di aver approvato il bilancio a settembre per essere virtuosi e poter pagare i fornitori non ci ha permesso di utilizzare le norme della legge pubblicata a fine ottobre”.