Impegnare presidente e giunta provinciale a sensibilizzare il ministero delle infrastrutture e l'Anas affinché predispongano in tempi brevi un piano di interventi volto a superare le carenze in materia di qualità e sicurezza dei tunnel stradali di medie e grandi dimensioni (da 1 a 5 km di lunghezza). E' quanto chiede il consigliere provinciale del Gruppo Misto Lorenzo Delle Grotti che ha presentato una proposta di ordine del giorno in Provincia.
Cinque le gallerie nel mirino di Delle Grotti, tra cui tre nella zona della Valnerina. Nel dettaglio si tratta dei seguenti tunnel:
- Colle Capretto (1,2 Km) sulla E45, che essendo una strada europea ha ricevuto la bocciatura da parte dell' EURO TAP (European Tunnel Assesment Programme), e che durante la fase ispettiva ha registrato gravi carenze nella gestione e controllo del traffico, nelle comunicazioni, nelle vie di salvataggio e di fuga, nella protezione antincendio e gestione delle emergenze, dando il peggior giudizio tra le 5 valutazioni previste dal protocollo “Very Poor” che lo colloca fra i 7 tunnel più pericolosi d'Europa;
- tunnel di San Pellegrino (1,2 Km) sulla E 45, giudicata nel 2005 dall'EURO TAP “Poor”, giudizio sempre estremamente negativo anche se meno grave di quello assegnato al Tunnel di Colle Capretto;
- tunnel di Forca Canapine (4,4 Km) sulla SS 685 Tre Valli, che oltre alle carenze di cui sopra presenta un'illuminazione fortemente inadeguata;
- tunnel di Forca di Cerro (4 Km) sulla SS 685 Tre Valli, stesse carenze con in più il grave problema dell'inefficienza del sistema di ventilazione, a causa del quale, anche in condizioni normali, ristagna all'interno del Tunnel un denso strato di fumo, con il rischio che la situazione possa diventare tragica in caso di incendio;
- tunnel di Triponzo (1,2 Km) sulla SS 685, anche in questo caso vi sono le stesse carenze di cui sopra, aggravate dalla totale assenza di piazzole di sosta e di un sistema di ventilazione e di comunicazioni.
Delle Grotti, nel sottolineare “i rischi che questo stato di cose comporta per gli automobilisti in transito, aggravati dal fatto che i tunnel sono percorsi quotidianamente da mezzi che trasportano sostanze pericolose ed altamente infiammabili”, sostiene che “un sistema di copertura della telefonia mobile, per altro già presente in altri tunnel della nostra regione, potrebbe sicuramente sopperire alla carenza di comunicazioni con l'esterno nei casi descritti”.